In questi giorni si parla molto di ugelli in Piemonte. Il motivo, come sanno i lettori di Risoitaliano.eu, è la decisione della Regione di imporre dei nuovi limiti al diserbo con alcune sostanze attive e di indicare tra questi limiti anche l’obbligo di utilizzare alcune tipologie di ugelli (ad esempio, a getto tagliato) per le operazioni di diserbo con questi prodotti. Il tema della mitigazione dell’inquinamento da agrofarmaci, che riguarda il suolo e le acque, è però strettamente connesso a quello alla bontà di distribuzione dei prodotti fitosanitari ed al controllo funzionale delle macchine irroratrici, che in Italia è in vigore da diversi anni, anche se inizialmente risultava obbligatorio solo per le aziende agricole aderenti ad alcune misure dei Piani Regionali di Sviluppo Rurale o a specifici sistemi volontari di certificazione (es. EUREPGAP Globalgap). Le procedure e i relativi obblighi esistono dunque da tempo, anche se non sono largamente note.
L’entrata in vigore della direttiva 2009/128/CE sull’uso sostenibile degli agrofarmaci, sancisce infatti l’obbligatorietà di questa procedura di controllo per tutte le aziende agricole. Cosa comporta? In sintesi, esaminando il Piano di Azione Nazionale ed il successivo il D.lgs 4887 del 03/03/2015, è possibile stabilire le scadenze dei controlli funzionali delle macchine irroratrici, suddividendo le medesime in 3 categorie:
A) Controllo da effettuare entro il 26/11/2016
B) Controllo da effettuare entro il 26/11/2018
C) Esenti dal controllo
Il mancato adempimento può originare sanzioni amministrative alle aziende agricole variabili tra i 500,00 – 2000,00 euro.
In riferimento alle colture erbacee di pieno campo, le macchine rientranti nella scadenza del 26/11/2016 possono essere così identificate:
- irroratrici a polverizzazione per pressione, pneumatica e centrifuga con o senza manica d’aria con barre di distribuzione di lunghezza superiore ai 3.0 metri
- cannoni e irroratrici con calate
- dispositivi di distribuzione a lunga gittata orizzontale con ugelli a movimento oscillatorio automatico
- irroratrici per il diserbo localizzato del sottofila delle colture arboree non dotate di schermatura
- irroratrici abbinate alle seminatrici
I controlli sono previsti ogni 5 anni fino al 2020 e ogni 3 anni dopo tale data. Le verifiche funzionali recanti esito positivo ed effettuate dopo il 26/11/2011 sono ritenute valide ai fini della scadenza prevista per il 2016. Le macchine rientranti nella scadenza del 26/11/2018 sono attualmente circoscritte alle irroratrici che distribuiscono il prodotto a bande (con larghezza inferiore o uguale ai 3.0 m), abbinate a macchine operatrici (es. seminatrici e sarchiatrici) ed alle irroratrici dotate di schermatura per il diserbo localizzato delle colture arboree. Successivamente alla scadenza del 2018, i controlli dovranno essere eseguiti ogni 6 anni. Per altre tipologie di macchine (es. barre umettanti, microgranulatori ecc.) le scadenze verranno indicate a seguito dell’approvazione delle relative metodologie di prova, attualmente in fase di fine studio.Le cadenze delle verifiche funzionali relative alle macchine irroratrici utilizzate dai contoterzisti, risultano più restrittive rispetto a quelle illustrate per le aziende agricole. Le macchine che possono essere esentate dal controllo funzionale, secondo le normative vigenti, sono le irroratrici portatili e spalleggiate azionate manualmente dall’operatore e le irroratrici spalleggiate a motore prive di ventilatore (solo se utilizzate in pieno campo). Si ricorda che i controlli funzionali devono essere effettuati unicamente presso i centri autorizzati dalle Regioni operanti con tecnici regolarmente abilitati. Autore: Davide Vancetti (foto piccola), dottore agronomo e titolare del Centro Prova Irroratrici “Davide Vancetti” Regione Piemonte, Vercelli. Contatti: davide.vancetti@gmail.com (25.01.2016)