NON C’È ACQUA: CHIUDE IL REGINA ELENA
L’acqua del Lago Maggiore da domani non entrerà più nel canale Regina Elena e la rete irrigua dell’Est Sesia è in crisi. La notizia di una riduzione era nell’aria. Tuttavia, la decisione di interrompere l’erogazione facendo crollare i metri cubi del canale da 40 a 20 e poi quasi a zero avviene nel modo più traumatico.
NON C’E’ PIU’ ACQUA NEL LAGO MAGGIORE
La motivazione è che non c’è più acqua nel lago. Inoltre, l’Est Sesia avrebbe dato fondo a tutta quella cui aveva diritto. In altre parole, persino in un anno di piogge abbondanti che avrebbe consentito di arrivare al termine della campagna in equilibrio, il consorzio novarese non avrebbe centrato l’obiettivo di dissetare i suoi associati. Anzi, si è messo contro tutti gli altri consorzi, a giudicare dalle reazioni durissime di queste ore. Reazioni che adesso vi racconteremo. Lago Maggiore
LAGO MAGGIORE: – 29 CENTIMETRI
Il punto di rottura è il livello del lago Maggiore, sceso di 29 centimetri sotto lo zero idrometrico, anche perché – come ha spiegato in passato il Regolatore, che è il consorzio del Ticino – in questi mesi Est Sesia ha chiesto sempre il massimo della competenza, cioè di erogare tutta l’acqua possibile.
Anche in queste ultime ore, l’associazione irrigua ha chiesto di avere più acqua (
leggi l’articolo), insistendo perché si scendesse fino a meno 40. Peccato che la Regione Lombardia si sia messa di traverso, schierandosi con i comuni rivieraschi del Verbano e soprattutto con la Società di Navigazione che ha grossi problemi di attracco dei traghetti con il lago così basso. Fontana ha letteralmente sbattuto la porta in faccia al presidente di Est Sesia Camillo Colli, che chiedeva altra acqua. E gli altri player, come il consorzio Villoresi e l’Enel, che, diversamente da Est Sesia, si erano adeguati alle riduzioni richieste dal consorzio del Ticino (
leggi l’articolo), hanno avviato procedure di richiesta danni. Ciò perchè il rifiuto di ridurre il flusso nel Regina Elena avrebbe danneggiato i loro corpi idrici e le loro attività. Insomma, viene rinfacciato all’Est Sesia di aver sprecato la risorsa quando c’era («inerzia gestionale») e aver fatto saltare accordi ed equilibri.
SCOTTA LA GESTIONE DEI DATI
Questa crisi rischia di scoperchiare anche il “vasetto” di Pandora dei dati: Est Sesia sarebbe l’unico a non fornire dati su derivazioni e portate con un misuratore continuo, in forma elettronica e oggettiva. Infatti, l’ente si limiterebbe a “comunicarli”.
Uno dei grandi player di questa partita gli ha scritto, con una durezza mai vista, che è venuto il momento di garantire un controllo strumentale e condiviso delle derivazioni dal Ticino, come fanno tutti gli altri. Insomma, una guerra dell’acqua ad alto livello, esplosa per un semplice no… Ora che succede? Che le porte del Regina Elena vanno chiuse. Questa volta Est Sesia non potrà “disobbedire”. Ci sono già gli ispettori sul posto. Si passerà in pochi giorni da 40 a 20 metri cubi al minimo vitale di flusso idrico. Quella poca rimasta (6 metri cubi) viene prelevata da Enel Greenpower e destinata al Naviglio Grande.
IL COMMENTO DELLL’ASSESSORE MARNATI
Piuttosto spazientita per una crisi che esplode in un anno come piovoso – «bisognerà rivedere questo sistema, non possiamo avere una guerra dell’acqua all’anno, sei che piova o che non piova» sbotta l’assessore all’ambiente Matteo Marnati – la Regione Piemonte si è mossa per salvare la spigatura delle risaie tardive con una lettera al consorzio del Ticino. Qui si chiede di dare acqua almeno fino a sabato. (Scarica la
lettera al consorzio del ticino).
E’ interessato anche il ministro dell’Ambiente Pichetto da cui dipende il Regolatore. Tuttavia, dalla sponda lombarda arrivano già notizie di chiusura totale, dopo il Regina Elena, della stessa Miorina. La procedura è già avviata e si concluderà l’11 agosto.
LA SOLIDARIETA’ TRA LE ASSOCIAZIONI E’ ALLA BASE DELLA COUTENZA
A questo punto, Est Sesia, che sull’argomento non ha mai detto una parola pubblicamente, dovrà spiegare ai consorziati come mai in un anno piovoso sia rimasta a secco. E soprattutto dovrà ringraziare i vercellesi di Ovest Sesia: «sì, confermo che ridurremo anche noi la portata della nostra rete perchè la riduzione del Regina Elena riguarda direttamente Est Sesia ma influisce anche sul riparto con Ovest Sesia». La solidarietà tra le due associazioni è alla base della coutenza Canale Cavour» ci conferma il direttore generale Diego Terruzzi. Lago Maggiore
A Vercelli, in realtà, sperano ancora che la riduzione di derivazione imposta al Regina Elena si fermi a 30 metri cubi, pari ai due terzi della portata. Infatti, che il sacrificio dei vercellesi basti a dissetare la Lomellina è da vedere: per assicurare l’acqua ai terreni più lontani serve una portata che già con riduzioni del 40% risulta insufficiente. Infine, dopo la battaglia se ne potrebbe aprire un’altra, tra novaresi e lomellini sull’uso della pochissima acqua rimasta: con questa decisione del consorzio del Ticino, nel comprensorio Est Sesia scatta ufficialmente la fase più pesante dell’emergenza siccità ed entra in vigore il controverso regolamento delle turnazioni. Lago Maggiore
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