No alla brevettabilità indiscriminata di piante selezionate con procedimenti essenzialmente biologici: la Copa Cogeca, la federazione dei sindacati e delle cooperative agricole, sollecita i ministri Ue per la Concorrenza, nella riunione in programma lunedì, a sostenere le raccomandazioni della Commissione europea e non permettere i brevetti sui prodotti selezionati tramite procedimenti essenzialmente biologici. La mossa arriva dopo la comunicazione della Commissione di novembre che sottolineava che le piante ottenute per mezzo di tecnologie “essenzialmente biologiche” di selezione non sono brevettabili.
Questa raccomandazione va contro le pratiche dell’Ufficio europeo dei brevetti (EPO) che ha già autorizzato molti brevetti ricavati da processi essenzialmente biologici, come i pomodori e broccoli. «La raccomandazione della Commissione è un passo nella giusta direzione – afferma Thor Kofoed presidente del gruppo di lavoro seme – in quanto Copa e Cogeca hanno costantemente sottolineato che la legge sui brevetti è uno strumento inadeguato per il settore agricolo dell’UE. Tutte le risorse genetiche devono rimanere facilmente accessibili per gli agricoltori e gli allevatori in modo che possano fare progressi nel settore della selezione».
Pekka Pesonen, il segretario generale di Copa-Cogeca, aggiunge che la raccomandazione della Commissione non è completamente chiara in merito all’esclusione dalla brevettabilità di tratti naturali ottenuti da processi non essenzialmente biologici. Queste nuove tecniche di selezione (NBTS) devono ancora essere definite e classificate dalla Commissione. Inoltre, la raccomandazione della Commissione non è vincolante legalmente, poiché l’EPO è un organismo indipendente. Pertanto la Federazione invita i governi nazionali a garantire che EPO rispetti la raccomandazione della Commissione al fine di garantire che piante già esistenti non rientrino nell’ambito di applicazione del diritto dei brevetti.