RICORSI RIGETTATI
DELIBERA n.7 DELL’AUTORITA’ DI BACINO DEL FIUME PO
Uscendo dalla fredda dicitura legale, si chiude dopo anni una lunga diatriba sulla delibera n. 7 dell’Autorità di Bacino del fiume Po emessa nel 2021. Qui veniva approvato l’innalzamento nel periodo estivo del livello del Lago Maggiore, in via sperimentale, dal 2022 al 2026 dei limiti dei livelli sino a + 125 cm, elevabile a + 135 cm in caso di situazioni di carenza idrica media o alta. La delibera consente, quindi, alla commissione di regolazione della “diga della Miorina” (Consorzio del Ticino) di tenere chiuse le paratie elevando il livello del lago Maggiore nel periodo estivo. Lo scopo è accumulare al suo interno un maggior quantitativo di acqua da destinare all’irrigazione.
Tale decisione, richiesta da molte parti, si rendeva necessaria in quanto la concessione governativa relativa alla gestione del lago, risalente al 1943, imponeva di non oltrepassare il livello massimo delle acque del lago oltre i +100 cm sullo 0 igrometrico (il normale livello) nel periodo estivo. Pertanto, in caso di temporali estivi o per lo scioglimento delle nevi l’acqua oltre tale limite andava “scaricata” nel Ticino e quindi andava “perduta”.
LA PREOCCUPAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI DEL VERBANO
Appare evidente che per combattere le eventuali siccità del periodo estivo (dove sono più probabili), maggiore è l’accumulo di acqua nel lago e maggiori sono le possibilità di superare periodi di carenza idrica senza danni. Per tanto la decisione era salutata come più che opportuna da molte parti, chiedendo altresì un ulteriore innalzamento.
L’opinione non era tuttavia condivisa dagli amministratori della zona del Verbano, preoccupati, a loro dire, di una eventuale tracimazione del lago a seguito di piogge improvvise e abbondanti.
Un giornale locale ha riportato che l’allora Sindaca di Verbania Silvia Marchionini aveva dichiarato in una nota, motivando il ricorso: «Si tratta di difendere il nostro principale comparto economico, ma anche di tutelare il territorio sul piano della salvaguardia ambientale e della sicurezza pubblica. A fronte di fenomeni atmosferici estremi, ormai ricorrenti, con il livello già alto ci vuole poco per finire allagati».
SPERIMENTAZIONE SENZA OSTACOLI
Ora, dopo vari gradi di giudizio la Corte di Cassazione ritiene che le preoccupazioni degli amministratori locali siano eccessive e che la sperimentazione possa proseguire senza ostacoli.
Va comunque ricordato che la diga che regola il livello del lago è apribile ed è oggetto di una grossa manutenzione da poco tempo. Pertanto, sembra dire nella sua ordinanza la Corte, in caso di necessità, è in grado di aumentare il rilascio dal lago. Come ricordato la sperimentazione sull’elevazione delle acque del lago nel periodo estivo era prevista per il periodo 2022-2026, speriamo che dopo tale periodo non si debba affrontare di nuovo una diatriba giudiziaria così complessa per il suo eventuale ed auspicabile rinnovo. Autore: Franco Sciorati
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