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MILANO E VERCELLI NON SI FERMANO

da | 4 Gen 2023 | NEWS

commercio

Sono stati pubblicati i primi bollettini dell’anno. Essi, tuttavia, sono privi di qualsiasi novità, con valutazioni totalmente invariate e nominali.

BORSE FERME, PREZZI BLOCCATI

Le due sedi ad emetterli sono state Milano e Vercelli, aperte nella giornata di martedì. Il capoluogo lombardo non si è mai fermato, pubblicando però un documento ininfluente in ambito risicolo il 27 dicembre (valutazioni immobili e assenza di scambi). In quella data la sala di contrattazione di Vercelli non aveva aperto i battenti, così come fatto anche a Mortara il 30. Qui già il 23, pur essendoci la borsa aperta, non era stato pubblicato un bollettino ufficiale. La borsa di Novara, infine, rimane chiusa per la seconda settimana di fila nella mattinata di lunedì, dopo che nella scorsa coincideva con S. Stefano. Il riferimento di prezzo attuale, dunque, rimane lo stesso da più di un mese, come vi abbiamo spiegato nella precedente analisi (leggi).

SI VENDE A MENO DEL QUOTATO

Secondo quanto riferito dagli operatori, questa prima seduta non è stata molto frequentata. Poche le trattative intavolate e concluse all’interno della borsa. Va considerato che siamo ancora nel periodo natalizio.  Abbiamo appreso, inoltre, che le compravendite vengono sempre più portate a termine anche fuori dalle sale di contrattazione. I trasferimenti non sono per nulla calati nel mese di dicembre, come dimostrato dai dati Ente Risi. Le riserie, in somma, hanno proseguito nel ritirare e stoccare quanto acquistato ed hanno anche sfruttato il vento ribassista, continuando a comprare quanto proposto dall’offerta. In alcuni comparti, infatti, queste vendite vengono concluse a prezzi inferiori dei massimi a listino. Ciò avviene soprattutto per i risi tondi ed i lunghi A destinati all’esportazione, come abbiamo già affermato nei precedenti articoli. I lunghi A da interno invece sembrano tenere e i lunghi B rimangono immobili a 50 €/q lordi.

DUBBI SUI DATI ENTE RISI

Tale conteso si è instaurato dopo la pubblicazione dei dati sulla disponibilità interna di risone. Questi come sappiamo si sono dimostrati storicamente minimi ma maggiori del previsto. I numeri pubblicati in via ufficiale da Ente Nazionale Risi, però, hanno sorpreso molto alcuni agricoltori ed operatori di mercato. Lo stupore ha portato diversi di loro a dubitare di tali cifre, esprimendo perplessità sia riguardo alle rese, sia riguardo agli stock. Autore: Ezio Bosso.

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