A livello nazionale nel 2023 abbiamo perso 8182 ettari (-3,7%) con un aumento lievissimo in Piemonte, grazie a Vercelli. E’ iniziato dall’analisi dell’investimento l’incontro tecnico promosso ieri dall’Ente Nazionale Risi a Novara e sono considerazioni che saranno riproposte, prevedibilmente, da tutti i tecnici che incontreranno i risicoltori nelle diverse aree del Paese. «Nel Novarese abbiamo perso tremila ettari per siccità» ha detto Umberto Rolla all’inizio del suo intervento, nella sala di via Ravizza a Novara. Nel video che pubblichiamo in esclusiva in fondo a quest’articolo, troverete le osservazioni presentate nell’incontro, cui ha partecipato anche la neopresidente dell’Ente Risi Natalia Bobba, (Scarica il documento Rolla). Una delle informazioni che hanno richiamato la maggiore attenzione del pubblico è la percentuale di risaia occupata da risi “tecnologici”, cioè selezionati per resistere ad alcuni erbicidi e quindi rendere possibile una più agevole difesa della coltura: 58,2%. In aumento rispetto al 2022. (segue dopo la tabella). Forte presenza di questi risi nel Novarese (soprattutto Provisia), dove undici varietà coprono il 68% della risaia gaudenziana. Un’avanzata che ha comportato anche l’insorgenza di resistenze, confermate dal tecnico dell’Ente Risi, che ha presentato.
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