Il mercato continua a proporre importanti cali a listino nelle sedute di lunedì e martedì. Causa di ciò continua ad essere la domanda, sempre poco interessata all’acquisto di quasi tutto il risone proposto sul mercato. Unico comparto ancora quotato e richiesto sono i lunghi B, che avendo mantenuto la loro quotazione nell’ultimo periodo, sono ormai ufficialmente alla pari con Terra a 45 €/q lordi. Tale riso tondo, come tutte le varietà con questo granello, al contrario non è per nulla cercato dalle riserie ed è molto disponibile presso i magazzini dei risicoltori. Per questo è probabile che i tondi vedano le loro voci a listino continuare ad essere affiancate da variazioni negative.
«MERCATO SATURO COME PREVEDIBILE»
Per approfondire la situazione sul mercato di questi e degli altri comparti vi rimandiamo all’analisi pubblicata ieri (leggi). Oggi vi proponiamo una delle nostre interviste abituali. Ci confrontiamo con Daniela Calciati, risicoltrice di Trino (VC). «I prezzi registrati a listino in questa campagna sono stati sicuramente soddisfacenti per il risone. Nel nostro caso questo è stato accompagnato da due fattori, in parte scaturiti dalla fortuna ed in parte dalla gestione aziendale. In primis, nella nostra area non abbiamo subito perdite produttive significative a causa della siccità, a differenza di quanto accaduto in altre regioni risicole. Abbiamo potuto approfittare, inoltre, dei prezzi remunerativi che abbiamo raggiunto quest’inverno, decidendo di vendere allora una considerevole quantità del nostro raccolto.
Tale aumento significativo delle quotazioni ha portato come conseguenza una crescita delle importazioni dai Paesi al di fuori dell’Unione Europea e una maggiore difficoltà nel posizionare il riso bianco italiano sul mercato, da parte delle riserie. Siamo dunque arrivati alla prevedibile condizione attuale, in cui il mercato è saturo. Ciò si traduce in una riduzione dei prezzi e delle compravendite».
«PIOGGIA POSITIVA MA CON QUALCHE DISAGIO»
«Per quanto riguarda la situazione agronomica, le recenti piogge incessanti hanno sicuramente creato disagi per coloro che avevano intenzione di effettuare semine tardive in terreni asciutti, costringendoli ad adattarsi. Anche i trattamenti fitosanitari, che molti di noi stanno effettuando in questi giorni, vengono sicuramente disturbati da questo tipo di clima. Ciononostante non può che considerarsi positivo quanto accaduto a livello meteorologico vista la situazione critica precedente. Al momento, sembra che l’emergenza siccità nelle zone risicole sia sotto controllo, il che ci permette di essere ottimisti riguardo a una campagna nella norma e proficua per l’intera filiera». Autore: Ezio Bosso.
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