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MERCATO PESANTE

da | 16 Giu 2020 | NEWS

Selenio

Settimana scorsa l’avevamo annunciato: l’Indica é in picchiata e, continua la tendenza al ribasso a causa della scarsa richiesta di prodotto. Questo è l’andamento generale per tutte le varietà disponibili. «Il mercato si sta gradualmente adeguando ai prezzi pre-Covid19 – dichiara Alessandro Barberis, mediatore del vercellese – Dopo il picco di prezzi raggiunto durante la pandemia, ora stiamo progressivamente assistendo, almeno su alcune varietà, ad un ritorno dei prezzi a prima dell’emergenza».

Più offerta che domanda

«Nonostante l’importante quantitativo di risone ritirato la settimana scorsa dall’industria (261.000 quintali) – spiega Adelio Grassi, mediatore del novarese – L’offerta prevale sulla domanda ed i prezzi si assestano attorno ai 35 €/qle sia per i Tondi che per i Lunghi A da parboiled ed i Lunghi B». «Anche i mercati esteri sono rimasti pressoché sulle stesse quotazioni della scorsa settimana con scambi piuttosto limitati – afferma Stefano Pezzoni, pubblico mediatore (http://www.reschiriso.it/) – Sembra che gli operatori siano in attesa solo di indicazioni relativamente alla qualità e quantità dei raccolti di settembre/ottobre». Per il Consorzio Vendita Risone Società Cooperativa di Vercelli «la situazione di pesantezza si è ormai generalizzata su tutti i gruppi varietali, con pochissima ricerca di risone da parte dell’industria. Per l’Indica le poche compravendite che si possono effettuare sono a 35 €/qle, le stesse condizioni proposte anche per i Tipo Ribe e i Tondi fatta eccezione per il Selenio per cui alcune offerte sono a 37 €/qle.

Difficoltà anche per l’interno

Di difficile collocamento anche i risi da interno che restano comunque tutti quotati tra i 48 €/qle e i 50 €/qle». «A mio parere non bisogna forzare nel vendere data la scarsa disponibilità di risone – dichiara Giovanni Migliavacca, mediatore del milanese – per i mercati di esportazione: tipo Ribe a 36€/qle; Originari a 35€/qle e poco richiesti evidentemente dovuto ancora dal blocco con l’oriente; Lunghi B sempre a 35€/qle come settimana scorsa; Baldo e similari fermi a 50€/qle con poca richiesta ma disponibilità praticamente nulla.  Per i risoni bio: sempre poco cercati i prezzi rimangono invariati rispetto alle quotazioni delle settimane precedenti. Di seguito anche i prezzi dei sottoprodotti secondo dati raccolti dal milanese – aggiunge Migliavacca -: Corpettone 396 euro/t, Corpetto 385 euro/t, Mezzagrana 380 euro/t, Granaverde 265 euro/t, Farinaccio 172 euro/t, Pula max 2.5 107 euro/t, Pula verg Max 1,7 128 euro/t, Lolla 88 euro/t». Andreea Lazar, mediatrice del vercellese riporta l’andamento dei mercati da interno: «tipo Arborio, Volano e similari stabili a 48€/qle; Carnaroli a 50€/qle e similari a 49€/qle con più richiesta rispetto la settimana precedente; Roma, Barone, S.Andrea e similari stabili a 50€/qle anche se praticamente finiti. Resta fermo anche il mercato di Vialone Nano tra 60/62 €/qle ma con impossibilità di collocamento. Considerando le scarse disponibilità di risone forse sarebbe più giusto segnare come “non quotate” nei listini tante delle varietà, in quanto ci troviamo in una situazione di mancanza di affari». Autore: Martina Fasani

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