Nella prima seduta nel nuovo anno a Mortara si smuove il listino del risone dopo quasi due mesi di immobilità. La commissione prezzi, riunitasi dopo 4 settimane, propone un documento ricco di novità scaturite tutte da deprezzamenti.
I LISTINI SI ALLINEANO MERCATO
Tali variazioni non sorprendono, erano attese alla luce di offerte economiche da parte dell’industria che da oltre un mese si attestavano proprio ai prezzi oggi ufficializzati. Il calo più marcato risulta essere quello dei lunghi A da parboiled. Questi, già scesi a 55 €/q lordi martedì a Milano (leggi), vengono portati a 52 €/q lordi. Una cifra che risulta ancora leggermente maggiore rispetto alle reali proposte delle riserie per partite di questi risoni, oggi a 50 €/q lordi o meno. Le varietà di pregio di questo comparto, identificate alla voce Loto e similari, scendono a 55 €/q lordi, prezzo a cui effettivamente vengono scambiate maggiormente.
Situazione simile ai lunghi A da export per i tondi. Le varietà meno pregiate sono a 50 €/q lordi, Selenio e Centauro a 55 €/q lordi. Si allineano ai similari di Carnaroli i gruppi Roma e Arborio, a 60 €/q lordi. Tale valutazione sembra leggermente abbondante per alcune varietà presenti nella griglia del re dei risotti, per le quali le riserie difficilmente superano i 55 €/q lordi. Stabili i gruppi S. Andrea e Baldo a 80 €/q lordi, anche se scambiati principalmente a 75 €/q lordi, e Vialone Nano a 100 €/q lordi. Per questi risi la disponibilità risulta davvero ridotta, tanto che per il riso tipicamente veronese pare ad oggi difficilissimo reperire merce sul mercato.
CONTINUA IL MOMENTO POSITIVO DEI LUNGHI B
Come riportato nelle ultime analisi, restano i più richiesti e con proposte economiche in crescita i lunghi B. Queste varietà di riso venivano scambiate nell’ultimo mese a 45 €/q lordi, nonostante il listino fosse rimasto a 50 €/q lordi com’è tutt’ora. Nell’ultima settimana si è tornati a discutere sulla base di 47-48 €/q lordi per gran parte delle varietà del comparto, elemento che ha portato alla scelta di non modificare questa quotazione. Per i risi “indica” il momento positivo potrebbe essere acuito dal possibile aumento delle difficoltà sul fronte internazionale, alla luce delle recenti notizie relative al contesto geopolitico ed allo spostamento di merci. Tali circostanze potrebbero, inoltre, portare ad un aumento generalizzato delle valutazioni per tutti i risi come per diverse materie prime.
GLI SCAMBI RESTANO POCHI
Si nota infine la scomparsa delle diciture “nominale” e “scambi limitati” dal listino di Mortara ma gli affari conclusi non sono sembrati numerosi neanche in questo mercato. L’offerta rimane poco convinta da questi prezzi e si auspica di poter vendere ai valori precedenti.
La seduta di borsa ha ufficializzato variazioni di cui si parlava da quasi un mese ma che non erano mai state riportate a listino. Ciò è avvenuto sia per la reale carenza di scambi, motivazione che però in altri momenti non ha evitato il crollo o la crescita per più settimane delle quotazioni, e sia per la volontà di non smuovere il listino delle parti in causa. Nell’unica sede in cui è quotato il riso bianco attualmente, la borsa di Milano, la recente stabilità del risone al massimo delle quotazioni in questa campagna è andata di pari passo con quella del riso lavorato. Contemporaneamente le riserie hanno acquistato meno concentrandosi forse maggiormente sul fronte vendita. Nelle prossime sedute vedremo se in concomitanza con la scelta di riportare i deprezzamenti a listino vi sarà anche una crescita degli scambi tra riserie e risicoltori, in seguito ad una maggior presenza della domanda. Autore: Ezio Bosso.
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