Una mega asta da 2,24 milioni di tonnellate di riso è stata indetta dal governo tailandese, che vuole capitalizzare il rafforzamento della domanda del mercato in modo da piazzare una parte consistente delle sue scorte. Duangporn Rodphaya, direttrice generale del Dipartimento per il commercio estero, ha confermato che il Comitato nazionale per il riso presieduto dal primo ministro Prayut Chan-o-cha ha dato il via libera al Dipartimento al sedicesimo bando. «Il mercato interno e quello estero stanno attraversando un momento di crescita dei prezzi, sostenuta dalla domanda generata da una siccità diffusa e dal ritardo nelle produzioni internazionali», ha ribadito la funzionaria. All’asta andranno sedici varietà di riso, tra cui Hom Mali, riso bianco, riso glutinoso e rotture di riso, attualmente custoditi in 173 magazzini collocati in 35 province. A diffondere la notizia è il sito tailandese http://www.bangkokpost.com.
Le domande per partecipare al bando devono essere depositate entro il 15 giugno. Le scorte nazionali in Tailandia hanno raggiunto i 18,7 milioni di tonnellate a seguito del piano di acquisizione messo in atto tra il 2011 e il 2014, quando lo Stato ha acquistato riso ad un prezzo del 40% superiore a quello di mercato per sostenere l’agricoltura locale. A partire dal colpo di stato del maggio 2014, sono state via via cedute 6,12 milioni di tonnellate in 15 diverse aste, per un totale di 1, 5 milioni di euro. Chookiat Ophaswongse, presidente onorario dell’Associazione degli esporatori tailandesi, afferma che il nuovo bando arriva nel momento giusto per rispondere alle richieste del mercato, pur ribadendo che il quantitativo è piuttosto elevato; tuttavia, poiché si tratta di scorte ormai datate, questo non dovrebbe influenzare i mercati internazionali, che di solito ricercano la produzione dell’ultimo raccolto.