Dopo le proteste della filiera per le voci di un’imminente concessione al Vietnam e per lo stallo sulla Cambogia, il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, come si dice, batte un colpo. Dimostra che, quanto meno, c’è. Il titolare del Mipaaf (foto piccola) ha portato infatti quest’oggi al Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura dell’Ue il caso dei Pma. Il comunicato diffuso al termine della riunione è stringato, si sa che se ne è parlato ma non che lina sia emersa, se ne è emersa una. Scrive Martina: «Per il settore risicolo l’Italia evidenzia la delicata situazione determinatasi anche con l’aumento progressivo delle importazioni a dazio zero dai paesi EBA a cui è necessario porre rimedio con un intervento di sostegno che eviti ulteriori problemi».Non è dato di sapere di quale intervento si tratti, posto che la clausola di salvaguardia sembra ormai lontanissima. E’ più circostanziata la proposta italiana per altri settori in crisi. Il Ministro ha infatti proposto «una serie di misure di intervento a sostegno di alcuni settori in questa particolare fase di mercato, che risente anche delle ripercussioni negative dell’embargo russo per alcuni prodotti. In particolare l’Italia ha chiesto interventi per i settori saccarifero, risicolo, lattiero e ortofrutticolo. Per lo zucchero nel suo intervento il Ministro Martina ha chiesto un intervento specifico volto a sostenere le imprese del settore in questo particolare momento di ribasso dei prezzi legato soprattutto ad una presenza massiccia di scorte di zucchero, causata anche da una elevata produzione fuori quota UE. La proposta formulata è quella di valutare l’utilizzo delle “tassa di produzione”, che già viene versata dalle imprese del settore, per riportare in equilibrio il comparto e garantire un “phasing out” per le imprese più marginali, o in alternativa individuare anche soluzioni nel quadro delle misure eccezionali di mercato previste dall’OCM. Per il settore risicolo – recita per l’appunto il documento emesso dal Mipaaf – l’Italia evidenzia la delicata situazione determinatasi anche con l’aumento progressivo delle importazioni a dazio zero dai paesi EBA a cui è necessario porre rimedio con un intervento di sostegno che eviti ulteriori problemi. Per il settore lattiero il nostro Paese chiede soluzioni per favorire e rafforzare al meglio la competitività delle imprese, in particolare migliorando le azioni a sostegno della promozione dei nostri prodotti e una maggiore trasparenza per i consumatori soprattutto sull’origine dei prodotti. Sul fronte ortofrutticolo l’Italia ha chiesto anche per quest’anno di adottare misure eccezionali previste dall’OCM, peraltro annunciate anche dalla Commissione. Questo settore, infatti, rimane ancora il più vulnerabile e esposto alle ripercussioni negative dovute dal permanere del blocco russo. Per la frutta di stagione, in particolare pesche e nettarine, si stanno registrando continui cali delle quotazioni di mercato e le previsioni indicano che questa diminuzioni dei prezzi continuerà. In ultimo il Ministro Martina ha proposto alla Commissione di lavorare a un intervento specifico, d’intesa con la BEI, per il supporto dello sviluppo delle piattaforme logistico distributive delle imprese agroalimentari europee in ambito extra UE». (13.07.2015)
DE MINIMIS: IL NUOVO REGOLAMENTO
La Commissione europea pubblica il 13 dicembre 2024, il nuovo regolamento che alza la soglia “de minimis”, a 50.000euro/agricoltore/triennio.