In Etiopia si stima che più di 31 milioni di persone abbiano bisogno di assistenza umanitaria, ben al di sopra dei livelli già elevati registrati durante le siccità del 2016 e del 2017. Secondo il rapporto The Rice di Gaotrade, si stima che circa 7,4 milioni di persone siano gravemente insicure dal punto di vista alimentare tra luglio e settembre 2021 nelle zone occidentali e centrali con deficit di cereali nelle regioni di Tigray, Amhara, Oromia. Particolare preoccupazione esiste per la regione del Tigray dove, come risultato dell’impatto sui mezzi di sussistenza del conflitto iniziato nel novembre 2020, si stima che circa 400.000 persone affrontino livelli drammatici di insicurezza alimentare
In Madagascar più di un milione di persone nell’area meridionale del Paese stanno lottando per avere un’alimentazione sufficiente, a causa di quella che potrebbe diventare la prima carestia causata dal cambiamento climatico, secondo il World Food Programm. La regione è stata colpita duramente da anni successivi di grave siccità, costringendo le famiglie delle comunità rurali a ricorrere a misure disperate per sopravvivere. Il Madagascar, la quarta isola più grande del mondo, ha un ecosistema unico che include animali e piante che non si trovano in nessun’altra parte del pianeta. Circa l’80% dei suoi 28 milioni di persone vive in zone rurali. La maggior parte della gente nel sud del paese dipende dall’agricoltura di sussistenza, alimentata dalla pioggia. In alcune zone, l’invasione delle locuste ha distrutto campi di mais. Da ottobre, il governo e il Piano alimentare mondiale hanno distribuito cibo, soprattutto riso, legumi e olio vegetale, a circa 750.000 persone, oltre a cibo terapeutico per affrontare la malnutrizione nei bambini e nelle donne incinte.