®Quanto costa portare un chilo di riso dalla Lomellina fino a Roma?¯ La domanda che ci siamo posti qualche settimana fa diventata un tormentone nel mondo del riso: tutti ne parlano e vogliono capire come certi prezzi possano addirittura raddoppiare. Se l’ chiesto la Coldiretti di Pavia, che ha preso spunto dal nostro articolo per realizzare un’inchiesta parallela sui prezzi al dettaglio in Lomellina. E ha scoperto alcune novit molto interessanti. La Coldiretti ha provato a fare una ricognizione presso i principali negozi e supermercati di Pavia e dintorni riscontrando molte tipologie di prezzo. Ha scelto l’Arborio, la variet pi conosciuta e consumata in Italia e ha appurato che il suo prezzo non stabile ma varia in funzione del tipo di negozio, con sbalzi sorprendenti dal discount, in cui possibile trovare la scatola di un chilogrammo a 1,10 euro con un marchio sconosciuto, fino all’elegante negozio di alimentari del centro in cui il chilo di riso, marchiato da una delle ditte pi famose, in vendita a ben 3,80 euro. ®Ancora pi confusi di quando abbiamo iniziato – confessano i reporter del Coltivatore Pavese – abbiamo escluso gli estremi e ci siamo basati solo sui supermercati. Abbiamo deciso di fare una media dei prezzi raccolti con un rapido giro nei centri commerciali cittadini e cos, il nostro prezzo, si fissato su 2,29 euro al chilogrammo. Nella stessa settimana della rilevazione, tuttavia, il prezzo del risone registrato presso la Camera di Commercio di Pavia era di 0,245 euro al chilogrammo, pi iva, e quindi 0,255, prezzo che, necessariamente, deve essere moltiplicato per la resa alla lavorazione, cio il 60%, e sale cos a 0,425. Per arrivare alla media di prezzo di vendita che abbiamo calcolato dobbiamo moltiplicare il nostro prezzo in campo quasi sei volte¯ stato il commento amaro della Coldiretti. Che andata oltre: ha contattato una industria per sapere quale sia il suo prezzo di vendita alla grande distribuzione organizzata. Il prezzo della riseria 0,97 euro al chilogrammo, 3,8 volte il costo di acquisto del consumatore. Bisogna tener conto che la riseria deve pagare il trasporto dal campo allo stabilimento, setacciare il risone per eliminarne eventuali impurit , lavorarlo, togliere quindi il rivestimento esterno del chicco, confezionarlo e infine trasportarlo al magazzino dell’acquirente. A questo punto il riso si trova, confezionato in scatole da un chilogrammo impilato in pallet cellofanati nel magazzino di distribuzione della catena commerciale che lo ha acquistato a 0,97 euro al chilo. L’ulteriore lavoro necessario per renderlo fruibile ai consumatori consiste nel disfare le confezioni pallettizzate e distribuire le singole scatole sugli scaffali del supermercato e venderlo: per "questa fatica" la Gdo incassa 2,29 euro al chilogrammo di media, cio 2,36 volte quanto pagato all’industria. ®A tutto ci bisogna aggiungere – avvisano in Coldiretti – che, se l’agricoltore, dopo aver acquistato, con pagamento a sessanta giorni sementi concimi e fitosanitari, aver seguito la propria coltivazione per sei mesi, vende e incassa i soldi dalla riseria, di norma, dopo altri sessanta giorni, anche se il contratto sulla compravendita del risone recentemente varato dalla Camera di Commercio di Pavia parla di trenta, la riseria vende alla Gdo con pagamenti che spesso arrivano a ben 120 giorni¯. Se si considera infine che il ciclo di sostituzione della merce sugli scaffali varia da tre a nove giorni, significa che un singolo pacchetto di riso nella peggiore delle ipotesi fa in tempo ad essere pagato ben 13,3 volte prima di essere a sua volta pagato alla riseria che lo ha confezionato. Ai nostri lettori le considerazioni del caso…
LA CINA DEPRIME I COMMERCI DI RISO
Il commercio mondiale di riso nel 2023 è sceso del 6,2%, Il calo dovuto alla riduzione delle importazioni della Cina.