E’ una bella storia, di quelle che sa raccontare Stefano Lorenzetto. Ci riferiamo alla storia dell’uomo che mangiava solo riso, O, meglio, dello stampatore che mangiava solo riso. E’ la storia di Fabio Franceschi (foto piccola), l’uomo che “fa i libri”, come ha scritto Gente, raccontando la vicenda umana del proprietario della Grafica Veneta di Trebaseleghe. E’ nato a Camposampiero, sempre in provincia di Padova, 45 anni fa e ha trasformato la tipografia di famiglia nella prima impresa produttrice di libri in Italia, quella con il più alto indice di redditività in Europa, l’unica in grado di stampare, rilegare e consegnare un volume in meno di 24 ore, copertina inclusa: o di regalare l’intera tiratura, in caso di mancato rispetto degli accordi, racconta il giornale. Ma Lorenzetto narra anche come si sia arrivati a simili traguardi: Franceschi a 4 anni, sotto il tavolo della cucina, ha iniziato a fare il tipografo. Lo racconta il saggio-intervista L’Italia che vorrei, Il manifesto civile dell’uomo che fa i libri (Marsilio, 176 pagine), in cui il ppotagonista racconta la sua infanzia poverissima e il sogno di riscatto del padre Rino racchiuso in una linotype acquistata assieme allo zio Sergio, unica sede la stanza attigua alla cucina della stamberga in cui vivevano a Loreggia, nel Padovano. In quegli anni, per la famiglia Franceschi un solo pasto al giorno: “risi col late”, riso cotto nel latte zuccherato. A prezzo di enormi sacrifici, l’azienda crebbe, finché una domenica mattina del 1988, papà Rino morì a soli 42 anni, stroncato da un malore improvviso, e Fabio Franceschi, a 19 anni si trovo alla guida di otto dipendenti. Oggi la Grafica Veneta – 20 milioni di copie stampate solo per la saga di Harry Potter – fattura 150 milioni di euro e ogni giorno dallo stabilimento di Trebaseleghe escono 50 autotreni carichi di libri. (12.09.14)
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost