«Il risicoltore 2.0 taglia il riso mantenendosi aggiornato!» Si vede il cockpit della mietitrebbia e, in primo piano tra i comandi, un cellulare sintonizzato su risoitaliano.eu. Siamo su Farming Simulator, il più avanzato e diffuso simulatore della realtà agricola. E’ come trovarsi in mezzo a una risaia ed invece siamo davanti al monitor di un pc. Ai comandi c’è Fabio Dell’Orto, un appassionato “giocatore” in questo gioco a diffusione mondiale che è tutto fuorché un gioco. Perchè, tanto per dirne una, le grandi aziende agromeccaniche fanno a gara per essere presenti con i loro modelli nel simulatore prodotto dalla tedesca Giants Software.
Non solo gioco
Farming Simulator è una serie di videogiochi di simulazione di agricoltura e allevamento in cui il giocatore oltre a simulare tutte le attività agricole può anche “creare” macchine, attrezzi e cascine, se non intere regioni sulle quali operare. Non solo contadino, dunque, ma anche progettista ed è questo il ruolo di molti appassionati a questo gioco, che nasce nel 2008, guadagnandosi una grande fetta di fan, agricoltori e semplici appassionati di meccanizzazione agricola, vendendo milioni di copie. «Tutto è iniziato grazie a un mio grande amico che nel week-end era solito recarsi nella tenuta di famiglia in provincia di Novara, lui mi ha introdotto in questo fantastico mondo che pian piano mi ha coinvolto ed entusiasmato con la sua particolarità – ci racconta Fabio -. Nel 2008, usciva il primo simulatore targato Giants e che conteneva i primi modelli ufficiali di trattori, mietitrebbie e attrezzature in 3D di alcuni marchi blasonati, da li la passione si è trasformata in una vera e propria sfida, perché, insieme ad altri amici, ho iniziato a modificare e poi a disegnare attrezzi e trattori ecc., creando le nostre Mod, cioè modelli che una volta perfezionati possono essere usati nel simulatore ed essere condivisi con la community».
I primi passi
Il primo passo di Fabio è stato modificare una mappa in stile italiano creando le camere di risaia e introducendo la coltura drl riso. Canali, fossi, cascine alla maniera lombarda e piemontese, nel 2011 ecco la “Nord Italia Map” che introduce tutte queste caratteristiche del paesaggio. «Non è stata una passeggiata – precisa Fabio – perché sotto ogni Mod c’è una serie di script legati alle funzioni che si danno a un dato attrezzo agricolo e lo fanno “funzionare” nel mondo virtuale; all’inizio non sapevo dove mettere le mani, sui forum ho trovato l’aiuto necessario per imparare le basi e perfezionarmi ». Poiché l’appetito vien simulando, dalla zappa si è passati a disegnare le cingolature, poi le ruote da riso e nel 2013 esce la “Terre d’Acqua Map”: paesaggio diverso ma la sostanza non cambia e c’è anche l’acqua nei canali e nelle camere di risaia con la possibilità di regolarne il livello.
Terre d’acqua Team
Le mappe hanno successo, un programma di donazioni a supporto viene creato l’anno seguente in contemporanea con la collaborazione di un amico, Simone, conosciuto nella community. Quest’ultimo diventa parte integrante nelle nuove realizzazioni, viene creato il TDA Team (Terre d’Acqua Team) e insieme i due raggruppano una serie di amici conosciuti in questa esperienza per perfezionare le loro creazioni. Marco, Andrea, Fabian, i più importanti, si uniscono al gruppo diventando amici oltre che collaboratori. Nel 2015 la consacrazione con la mappa “Chiarello Farm”, riproduzione fedele di un area rurale della zona di Zerbolò (PV) dove le cascine sono riprodotte alla perfezione. «Le mappe sono la base che ti permette di giocare, creando la tua cascina e coltivando la tua risaia: disporre di un ambiente “italiano” con proporzioni e caratteristiche locali rende la simulazione realistica, inutile avere i macchinari se quando li usi non ti senti coinvolto» spiega Fabio. «Nell’edizione 2017 non siamo stati molto presenti a causa di impegni lavorativi e famigliari, grazie al supporto di collaboratori esterni siamo riusciti a convertire la Chiarello Farm per l’edizione 2017, implementando nuove funzioni e riscuotendo nuovamente grande successo. Abbiamo già disegnato una nuova mappa, che per ora non è completa: si chiamerà “Italian Rice”, tra un mese uscirà la versione 2019 del simulatore, la renderemo giocabile per la nuova edizione dopo averla completata. A quel punto, centinaia di migliaia di player potranno di nuovo cimentarsi a coltivare il riso come se fossero in una risaia italiana vera, sfruttando tutte le novità proposte da Farming Simulator 19». Per seguire il lavoro del TDA Team : (link) https://www.facebook.com/Terredacqua/