Ripartono le quotazioni di quasi tutte le voci a listino nella seduta del venerdì a Mortara. I valori espressi confermano le indiscrezioni proposte nel precedente articolo.
Nel dettaglio: i lunghi A generici si attestano a 60 €/q lordi, i gruppi S. Andrea, Baldo e Roma a 70 €/q lordi, il gruppo Arborio a 85 €/q lordi, Carnaroli classico a 120 €/q lordi, similari a 110 €/q lordi, lunghi B a 50 €/q lordi e Sole(tondi generici), unica voce quotata tra i tondi, a 55 €/q lordi. Tra gli NQ, oltre alle altre due voci dei tondi (Selenio e Centauro), figurano Augusto, Loto e Vialone Nano, comparti merceologici relativi a fette di mercato ridotte. (Sai la novità?)
POCA OFFERTA
L’offerta in questo frangente si dimostra poco propensa alla vendita, quando siamo ormai nel pieno del periodo di raccolta per la maggioranza dei produttori. Oltre alle necessità lavorative, però, ad influire su questo atteggiamento sono anche i risultati in termini di produzione e resa, soprattutto per alcuni risi superfini da mercato interno. Questi gruppi sono composti da varietà che hanno subito in modo importante la carenza idrica (essendo molto coltivate in Lombardia) ed il clima caldo e asciutto (che ha causato problemi di sterilità e cali nelle rese anche nei territori costantemente irrigati). Per questo i risicoltori scelgono di preservare i risi lunghi A e si auspicano ulteriori crescite dei listini nel corso della campagna. Riguardo ai tondi la scelta di non vendere è probabilmente legata all’attuale valore di mercato, che appare basso soprattutto in relazione alle quotazioni della scorsa campagna.
LUNGHI B IN VENDITA
Discorso diverso è da fare per i lunghi B. In questo comparto l’offerta si dimostra interessata alla vendita alle cifre attuali (seppur inferiori a quelle di pochi mesi fa). La tendenza è dovuta al probabile arrivo di merce dall’estero e alla consapevolezza che la disponibilità per questo segmento potrebbe non essere deficitaria. In questo gruppo merceologico, infatti, figurano le due varietà con tecnologia Provisia ad oggi a disposizione dei risicoltori. I risicoltori le hanno scelte in maggioranza essendo l’arma più efficacie per il controllo delle principali infestanti graminacee da risaia, anche per le popolazioni che hanno sviluppato resistenze ad altri principi attivi.
Questi risi rispondono meglio alle condizioni climatiche vissute in questa campagna. Inoltre, sono storicamente più prodotti nelle zone in cui vi sono state meno difficoltà irrigue. Perciò, parlando delle necessità di vendita alla raccolta tipiche di questo periodo, in mancanza di spazio in magazzino si sceglie di vendere principalmente queste varietà. In questi casi le riserie sembrano dare segnali di ripresa nella recettività, a differenza di quanto detto mercoledì. La domanda in generale appare buona, arrivando ad essere ottima per i risi superfini. Autore: Ezio Bosso.