La borsa di Mortara conferma i passi avanti per lunghi B e Omega proposti martedì mattina a Vercelli (LEGGI), senza apportare novità nelle quotazioni. La domanda mostra maggior interesse per “indica” e tondi ma si registra un timido segnale di miglioramento anche per lunghi A da parboiled e medi.
SPIRAGLI DI APPREZZAMENTO PER DIVA E SUNROSE
In particolare, sembra che per Diva e Sunrose siano circolate offerte superiori rispetto ai consueti 40 €/q lordi. Le riserie appaiono disposte a compiere uno sforzo economico maggiore per queste varietà, poiché il mercato del parboiled, al quale afferiscono in parte o totalmente entrambi, risulta carente di lunghi B. Questa notizia fa ben sperare i numerosi risicoltori che ancora dispongono di queste due varietà in magazzino. La disponibilità trasferibile per i gruppi di appartenenza di Diva e Sunrose è infatti ancora nettamente superiore rispetto al passato. Per il gruppo dei risi medi, in cui la varietà più coltivata è stata Sunrose, la giacenza attuale presso i risicoltori è di 45.494 tonnellate, secondo l’ultima rilevazione dell’Ente Risi (VEDI). Si tratta di un dato senza precedenti, difficilmente comparabile con le campagne precedenti: alla stessa data, nel 2024 erano disponibili 22.046 tonnellate, nel 2023 erano 14.379 e nel 2022 solo 9.082.
Per la categoria “varietà da export”, composta in gran parte dal gruppo Ribe, a cui appartiene Diva, il risone ancora presente nei magazzini dei produttori ammonta a 172.957 tonnellate. Questo valore è superiore del 56% rispetto alla rilevazione effettuata alla stessa data lo scorso anno, mentre l’aumento rispetto alla media dei tre anni precedenti è addirittura del 104,6%. Per gli altri risi della griglia Ribe, come CL 007 e Dardo, la domanda fatica a raggiungere i 50 €/q lordi nella sede pavese, che continua a proporre 48 €/q lordi come quotazione ufficiale.
MERCATO INTERNO BLOCCATO, PRESENTE E FUTURO POSITIVO PER LUNGHI B E TONDI
Per i risi da interno, il mercato resta bloccato, nonostante le giacenze complessive siano inferiori rispetto agli ultimi tre anni. La domanda per il gruppo Arborio è estremamente debole, anche a 95 €/q lordi. Milano, tuttavia, scegli di non allinearsi al recente calo osservato nelle altre sedi, mantenendo ancora un prezzo di listino di 100 €/q lordi. Va leggermente meglio per Carnaroli e similari, che consolidano le quotazioni: 105/110 €/q lordi per il Classico e 100 €/q lordi per Caravaggio e varietà analoghe. Gli scambi per il gruppo Roma procedono senza intoppi a 75 €/q lordi, un prezzo considerato vantaggioso per le riserie, in quanto, rispetto agli altri risi da risotto, permette di assorbire più facilmente il costo nel prezzo finale di vendita. Si mantiene un buon equilibrio di mercato per Baldo/Cammeo, con quotazioni stabili a 70 €/q lordi.
Come evidenziato in apertura, i risi tondi e i lunghi B continuano a suscitare il maggiore interesse da parte degli acquirenti, confermando così gli apprezzamenti già analizzati nelle recenti sedute di mercato. Le quotazioni riportate nel listino emesso in Lomellina risultano perfettamente allineate ai prezzi di scambio per tutte le varietà appartenenti a questi due gruppi merceologici. Oltre al presente, anche il prossimo futuro si prospetta positivo per le quotazioni di questi comparti, grazie a giacenze presso i risicoltori inferiori rispetto alla norma e a previsioni di semina stabili per gli “indica” e in calo per i tondi. Autore: Ezio Bosso
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