I lunghi B approdano a 55 €/q lordi in seguito alla seduta di borsa di venerdì a Mortara. Un apprezzamento era nell’aria per i risi “indica” ma risulta sorprendente la sua importanza e celerità, a dimostrazione di un forte interesse della domanda.
LUNGHI B AL TOP DEL LISTINO
Questo rialzo porta il comparto dei risi maggiormente produttivi a contendersi il ruolo di risoni più apprezzati del mercato. Ciò se si escludono alcuni comparti ridotti ai minimi. Si tratta dei gruppi Baldo e S. Andrea, che vedono ormai quasi 3/4 del prodotto totale trasferito (vedi l’ultimo bollettino trasferimenti), pur partendo da un quantitativo totale già contenuto. Tale soglia è stata decisamente superata nel caso dell’ormai apprezzatissimo Vialone Nano. I 100 camion-rimorchio abbondanti ancora trasferibili per questo gruppo varietale (in parte già venduti) sono contesi dalle riserie che lavorano tale nicchia. Questo porta la quotazione ad un doppio balzo in avanti nell’arco di 3 giorni. Il listino di Milano, che vi proponiamo in questa analisi essendo stato pubblicato in leggero ritardo martedì, proponeva +5 €/q, diventati +10 nel documento emesso venerdì.
Tornando ai lunghi B, sorprende vedere quanto le difficoltà nei costi di trasporto, nella gestione delle tratte commerciali ed alcune scelte politiche di importanti produttori mondiali, vedi India, abbiano reso un comparto tipicamente poco apprezzato diventare uno dei più pagati. Ad oggi anche per questi risi 3/4 del prodotto sono stati trasferiti, pur parlando di ordini di grandezza maggiori rispetto ai gruppi sopracitati. Le prospettive di semina, inoltre, sono in calo. Questi elementi lasciano pensare a possibili ulteriori passi avanti, specie alla luce di un contesto internazionale sempre più complesso.
TONDI GENERICI VERSO ULTERIORI RIBASSI
Sono risi come Selenio, Arborio e similari e Roma e similari ad essere oggi pagati 55 €/q lordi dalle riserie, al pari degli “indica”. Anche questi risoni vedono previsione di semina in calo e, soprattutto per Selenio, non hanno disponibilità vendibili elevate. Ciononostante le industrie si dimostrano meno interessate a questi comparti, a dimostrazione della difficoltà nel trovare sostituti all’estero e di una domanda al consumo che concentra le attenzione dei trasformatori sui lunghi B. Il gruppo Carnaroli, la cui disponibilità trasferibile è abbondante, vede i similari stabili, su valori compresi tra i 50 ed i 52 €/q lordi, ossia al di sotto delle cifre precedenti. Classico mantiene la valutazione invariata, con un prezzo che oscilla tra i 58 €/q lordi di Mortara ed i 60 proposti ad inizio settimana (leggi l’ultima analisi).
Sempre in maggiore sofferenza i tondi generici ed i lunghi A da parboiled. I cali a listino sono allineamenti alle quotazione già espresse nelle altre sedi, come dimostra il documento meneghino, ma i numeri per questi comparti non lasciano presagire nulla di buono. Disponibilità elevate, semine in aumento, ed uno scarso interesse della domanda creano un contesto ribassista per i comparti già meno pagati sul mercato. Per alcune varietà dei tondi si è iniziato a parlare di 40 €/q lordi come offerta a chi decida di vendere, un prezzo che rasenta la non redditività considerati i costi odierni. Autore: Ezio Bosso.
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