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LUNGHI B A QUOTA 55

da | 18 Mar 2025 | NEWS

LunghiB

Le due velocità descritte nell’ultima analisi (LEGGI) si differenziano ancor più marcatamente nelle sedute di inizio settimana, soprattutto martedì mattina a Vercelli. In questa sede i tondi arrivano all’ufficialità per i 50 €/q lordi alla voce Omega. Contemporaneamente i lunghi B crescono di 5 €/q su base settimanale, raggiungendo quota 55 €/q lordi. Sempre più in difficoltà, al contrario, i lunghi A e i medi.

LUNGHI B A 55 €/Q

La borsa di Piazza Zumaglini supera così l’apprezzamento a 52 €/q lordi visto lo scorso venerdì a Mortara per gli “indica”, a cui lunedì si era allineata la commissione prezzi di Novara. I 55 €/q lordi proposti come quotazione ufficiale sono frutto di un numero di scambi rilevante a tale quotazione nella mattinata di martedì. Vedere una crescita così repentina per i lunghi B è decisamente inconsueto nel mercato del risone. Questo gruppo merceologico è notoriamente il meno volatile ed in questo mercato ha avuto sostanzialmente sempre la stessa valutazione di 50 €/q lordi. Appare chiaro dunque che la domanda in questo frangente dimostri di aver molto interesse all’acquisto per i lunghi B. Ciò in quanto i compratori, come spiegato nella precedente analisi, sono preoccupati da disponibilità interne, attuali e previste, tutt’altro che abbondanti e un contesto commerciale internazionale che sembra destinata ad inasprirsi.

TONDI RICHIESTI, OMEGA A 50 €/Q

L’approdo di Omega a 50 €/q lordi è una novità nelle quotazioni ufficiali ma non allo scambio. Già lo scorso venerdì si vociferava di tale remunerazione per questa varietà ma non vi era ancora stato un numero di scambi sufficiente a renderla ufficiale. La variazione si manifesta in quanto la disponibilità di tondi generici non è elevata e si prevede un investimento di superficie in diminuzione per la prossima campagna. Quest’ultimo dato è comprensivo anche di Araldo, che infatti risulta richiesto dall’industria ma per il momento non riceve offerte maggiori dei 50 €/q lordi a listino. Situazione analoga per Selenio, scambiato agevolmente ai 65 €/q lordi proposti nei bollettini, con giacenze a magazzino scarse e previsioni di semina negative.

Per Centauro, al contrario, si prevede un incremento nella superficie seminata. Per questo i compratori risultano meno interessati ad assicurarsi coperture a lungo periodo. La domanda per tale riso e per le varietà dedicate allo stesso segmento di mercato (Sinfonia, CL18, Fortunato e Cerere) risulta così minore rispetto agli altri tondi. Il risultato è che non vi sono compratori disposti a spendere nuovamente i 60 €/q lordi in essere fino ad alcune sedute fa. Gli scambi si chiudono principalmente con una remunerazione di 55 €/q lordi, anche se è possibile ottenere qualcosa in più come suggerito dal listino di Novara. Qui la quotazione di Centauro si allinea ai recenti cali ma in modo ridotto, proponendo un prezzo massimo di 56 €/q lordi.

DOMANDA BLOCCATA PER ARBORIO

Allineamento ridotto anche alla voce Arborio e similari. Questa viene proposta a 97,5 €/q lordi, come avvenuto venerdì a Mortara. Gli operatori riferiscono però che questa cifra risulta sostanzialmente impossibile da ottenere allo scambio, con difficoltà anche a vendere a prezzi inferiori. La domanda sembra essere bloccata per questo gruppo merceologico del mercato interno, probabilmente a causa di acquisti eccessivi in precedenza a prezzi elevati. Questi una volta assorbiti nel prezzo al consumo ne hanno rallentato lo sviluppo. Va un po’ meglio per il gruppo Carnaroli, forse in quanto i consumatori accettano maggiormente prezzi elevati per il comparto considerato da molti il più pregiato nel mercato del risotto. I similari si vendono a 100 €/q lordi solo con qualità merceologica ottimale ma se si accetta qualcosa in meno un compratore si trova anche per le partite meno belle.

Sempre stabili i gruppi Baldo e Roma, in un buon equilibrio di mercato ai prezzi attuali. Passando alle varietà da export restano ancorati a 40 €/q lordi Diva e Sunrose, con disponibilità elevate che costringono i risicoltori ad accettare tale cifra nonostante sia considerata antieconomica. Per i lunghi A da parboiled più pregiati, come CL 007 e Leonardo, lunedì Novara si allinea ai 48 €/q lordi di Mortara ma martedì a Vercelli si resta a 50-55 €/q lordi e viene tolta la dicitura nominale. Un buon segnale, forse scaturito dal complicarsi del contesto commerciale internazionale e dall’apprezzamento dei lunghi B, che in parte condividono con questi risi il mercato del parboiled. Gli operatori, tuttavia, riferiscono che le cifre espresse a Vercelli per questi risi non vengono offerte dai compratori allo scambio in questo frangente. Autore: Ezio Bosso

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