Le quotazioni attuali permettono al mercato di proseguire senza intoppi nelle ultime sedute. L’industria acquista più riso rispetto ad alcune settimane fa, probabilmente riuscendo anche ad avere un buon smercio. A testimonianza di ciò il prezzo dei sottoprodotti è in calo sul listino di Milano, elemento che può scaturire da quantitativi di risone lavorato in crescita nell’ultimo periodo. Ne risulta che i listini restino quasi totalmente immobili, in un equilibrio che sembra possa consolidarsi nel breve periodo.
LUNGHI B A 50 €/Q
Si registra un unico nuovo apprezzamento, atteso e spinto da diverse settimane dai risicoltori. I lunghi B raggiungono ufficialmente i 50 €/q lordi su tutti i listini emessi, prezzo riconosciuto anche al momento della vendita. Tale cifra era richiesta dall’offerta alla luce di una domanda che si mostrava interessata a questo comparto ma non disposta a spendere più di 48 €/q lordi. Nei mercati di lunedì e martedì le riserie hanno ceduto, forse anche grazie alla possibilità di assorbire l’apprezzamento anche alla vendita. Il mercato dei risi tipo “indica” continua a mostrarsi in salute, con prezzi in crescita anche per il riso lavorato nel listino di Novara. I consumatori acquistano riso di questo tipo, il commercio internazionale continua a procedere a rilento e le prospettive di semina sono in deciso calo nell’ultimo sondaggio.
Nella sostanza dunque i lunghi B si scambiano allo stesso prezzo dei similari di Carnaroli, anche se solo il listino di Milano riporta ufficialmente lo stesso prezzo. Un risvolto di mercato decisamente inatteso, considerando le caratteristiche merceologiche, ma che dimostra come sia in primis il consumo (la domanda) e le produzione interna unita alle importazioni (l’offerta), l’unico equilibrio capace di ridefinire i mercati anche nei modi più sorprendenti.
ROMA E CARNAROLI TRA 55 E 57 €/Q LORDI
Per gli altri comparti il contesto di mercato rimane quello descritto nelle ultime analisi (leggi). Buona domanda per Selenio e Centauro, scambiati alle quotazioni a listino. Qualche difficoltà in più per i tondi generici, con valutazioni reali più vicine a 45 €/q lordi che a 50 per pressoché tutte le varietà. Continua ad essere in crescita l’interesse per i gruppi Roma e Arborio, con la conferma di scambi a cifre comprese tra i 55 (quotazione a Vercelli e Milano) ed i 57 €/q lordi (quotazione di Novara) in base al termine di pagamento. Sempre bloccato il gruppo Carnaroli, con i similari come detto scambiati a 50 €/q lordi nonostante Vercelli e Novara esprimano quotazioni maggiori.
Per i lunghi A da parboiled segnali positivi anche se molto dipende dalla varietà del comparto che si vuole vendere. A Novara il massimo dei “tipo Ribe” si porta a 53 €/q lordi, tuttavia diverse varietà continuano ad essere scambiate sulla base di 50 €/q lordi. Sempre richiesto Cl007 a 55 €/q lordi o più, dopo la notizia del suo inserimento nel mercato dell’export nei Paesi che vogliono i chicchi grossi, a causa della mancanza di disponibilità di tipo Baldo. Per questo gruppo, come per S. Andrea – Gloria, gli scambi sono pochi essendo rare le partite sul mercato e si resta in linea con le quotazioni a listino. Autore: Ezio Bosso.
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