Velox, Castigliano e Yari: spuntano i risi su cui punta Lugano Leonardo SRL che ieri presso Torrione di Vinzaglio (NO) ha svolto il proprio incontro tecnico, cui hanno partecipato i tecnici dell’Ente Risi e i rivenditori. A guidarci alla scoperta delle cultivar del prossimo anno sono stati Cesare e Michela Martinotti, che da anni portano avanti il lavoro di ricerca e sperimentazione nel settore riso dell’azienda. «Tra le nuove varietà – ha spiegato Cesare Martinotti – presentiamo il Velox, lungo A precoce cristallino che mancava nel nostro pacchetto varietale, resistente al Brusone e può essere seminato tranquillamente fino al 20/25 maggio, ottenendo a maturazione un impasto cristallino molto apprezzato dall’industria. Altra novità sarà il Castigliano, tondo glabro, adatto alla soffiatura industriale per la produzione di Rice Krispies, dal ciclo medio precoce. Presenteremo poi lo Yari, riso da sushi per cui abbiamo già ottenuto accordi commerciali e contratti di coltivazione per gli agricoltori».
«Tra le varietà già esistenti abbiamo ottenuto ottimi risultati con Leonardo – ha aggiunto -, ciclo medio precoce con granello lungo A cristallino, che si è dimostrato molto versatile nell’utilizzo finale, adatto sia al sushi che alla parboilizzazione, con caratteristiche molto simili al Calrose, il riso più prodotto in California. Si tratta di un riso molto produttivo, considerato in alcuni Paesi esteri un medio invece che lungo A; può arrivare a produrre 100 q/ha nelle condizioni ideali grazie al gran numero di culmi che si formano in accestimento; per questo ci aspettiamo che le vendite continuino a svilupparsi essendo il medio-precoce più produttivo sul mercato. Casanova, sostituto del Galileo / Baldo, continua ad essere molto apprezzato sul mercato turco. Zar, tipo Carnaroli a taglia bassa, è in attesa di inserimento in griglia: cultivar molto interessante, avendo le caratteristiche biometriche del celebre riso da risotto, ma con taglia bassa, alta produttività e resistenza al Brusone. Riguardo alle nostre varietà storiche riscontriamo continuamente un grande interesse per Ronaldo e Telemaco, tipo Arborio piaciuto molto ai produttori, che presenta un’ottima resa ed una taglia bassa, di difficile allettamento, con granello tipico dell’Arborio. Tra i lunghi B oggi presentiamo Laser, varietà assai produttiva e resistente al Brusone».
Quanto allo sviluppo varietale Lugano Leonardo SRL sta lavorando molto sull’aumento produttivo: «Pensiamo che nell’arco dei prossimi 4/5 anni otterremo un incremento del 10% rispetto agli odierni Ronaldo e Leonardo, adottando nuovi modelli di pianta dalla foglia paniculare molto sviluppata – ha detto ieri Cesare Martinotti -. Abbiamo scelto di porci questo obbiettivo per poter sfruttare al meglio lo spazio ristretto di cui si dispone nei nostri territori. Attraverso il nostro metodo di lavoro, negli ultimi 20 anni abbiamo già ottenuto un incremento produttivo del 20% circa su tutte le varietà. Chiaramente, non bisogna dimenticarsi dei rischi che si riscontrano nella costituzione di una varietà, per cui si necessità di un lasso di tempo che va dai 5 ai 10 anni prima dell’inserimento in commercio; insomma chi sbaglia meno, nel nostro settore, vince».
E la società di Tortona vuole vincere anche sul fronte del Functional Rice, brand di Lugano di cui abbiamo già parlato (leggi articolo): «Abbiamo proseguito la selezione delle varietà – ha informato Michela Martinotti – ricercando sempre di più il carattere dimensionale Grande Gemma; portiamo avanti il lavoro con Felix, capostipite di questi tipi di risi da noi prodotti, mentre per Nerone Gold stiamo studiando la reale efficacia dei suoi estratti. Questo potrebbe chiaramente, diventare un ottimo corollario a promozione della varietà. Altro ambito di lavoro su queste varietà è la riduzione del tempo di cottura, utile a rendere più interessante per l’industria e per il consumatore questi prodotti che di base necessitano di 40 minuti. In questo senso stiamo lavorando sulla parboilizzazione di queste varietà, scoprendo che questa lavorazione rende anche più nutriente il prodotto, immobilizzandone alcune vitamine. Ciò renderebbe molto interessanti queste cultivar per il consumatore, che ricerca sempre di più cibi nutrienti e di veloce preparazione». Autore: Ezio Bosso