Il seminatore di Gazzone aveva problemi analoghi e doveva accontentarsi di rese minori, d’accordo, ma anche oggi seminare è come fare lo slalom: brusone, PMA, autorizzazioni in deroga, giavoni, freddo e aborti fiorali… L’Ente Nazionale Risi ha appena distribuito i questionari del suo sondaggio, ma qualche risicoltore, prima di decidere quale varietà coltivare, si interroga sul fatto se convenga coltivare riso. Sappiamo bene che in alcune zone la scelta è (quasi) scontata e il clima la facilita, funestando il raccolto del mais. La soia è un’alternativa… Noi, che ovviamente facciamo il tifo per la risicoltura nazionale, abbiamo deciso di tastare il polso a un gruppo di risicoltori che hanno scelto di “rivelarci” in anteprima i loro “segreti”. Se altri imprenditori vorranno discuterne potranno farlo sulla pagina Facebook di Riso Italiano oppure inviare un’email con le loro osservazioni a direzione@risoitaliano.eu. Ma vediamo cosa ne pensano i nostri testimonial.
Andrea Tomatis di Rovasenda (Vercelli): «Nel 2014 ho coltivato 50 ettari di riso e anche nel 2015 penso di coltivarne 50. Le scelte varietali saranno calcolate per avere un a media di mercato come vendite, cioè lungo a e tondo».
Andrea Bricco di San Pietro Mosezzo (Novara): «Coltiverò 35 ettari a riso anche nel 2015. Ho scelto le varietà di tondo Selenio eSole»
Paolo Renditore di Vercelli: «Coltiverò 240 ettari a riso anche quest’anno e saranno seminati Fedra, Gladio, Ronaldo, Cl 26, Sole e Gloria».
Serena Delsignore di Caresana (Vercelli): «Coltivo 15 ettari a riso e resteranno tali anche quest’ anno. Nel 2014 ho seminato Gladio, Brio e Dardo e anche nel 2015 seminerò Brio, Dardo e Gladio ma volevo provare anche il Roma».
Francesco Aiazza di Pezzana (Vercelli): «Nelle mie 238 giornate piemontesi di riso nel 2014 ho seminato Gladio su 80 giornate e 158 le ho destinate al Sirio, mentre questa volta suddividerò in parti uguali Mare, Cl26 e Sirio».
Marco Omodei Zorini, di Granozzo con Monticello (Novara): «Per questa campagna abbiamo pianificato, visto l’andamento del mercato, di seminare per il 50% della superficie aziendale lunghi A, 30% tondi e il restante 20% risi da interno».
Giancarlo Praino di Sibari, in Calabria: «Nel 2014ho coltivato a riso 330 ettari, 40 di Centauro 250 di Karnak, 20 di Volano e 20 di Gange. Rifaremo le stesse scelte quest’anno». (05.01.15)