Mentre il governo italiano cerca di convincere i cinesi che il nostro riso è salubre gli americani esportano il loro in tutta la Cina. Alla faccia della guerra commerciale. Per la prima volta un’azienda a stelle e strisce, la californiana Sun Valley Rice, è riuscita a dare corso all’accordo commerciale stipulato nel 2018 tra le due potenze: esportare riso in Cina ora è possibile, almeno per gli americani. La Sun Valley Rice è diventata così la prima azienda americana a vendere riso sul mercato cinese, grazie al contratto stipulato poco più di un mese fa con un importatore locale. L’azienda non è la sola ad aver compreso e afferrato questa opportunità: anche una dozzina di altre imprese agricole hanno ottenuto il via libera, ma senza ancora concretizzare, per ora, alcuna vendita.
La Sun Valley invece ci ha creduto a lungo, tanto che da ben una quindicina d’anni aveva effettuato dei tentativi, finora senza scopo, perchè la vendita di riso americano, fino all’anno scorso, era proibita. La famiglia LaGrande, che dal 2000 gestisce l’azienda agricola californiana, ricorda anche un altro elemento importante: il riso prodotto negli Usa, in Korea o in Giappone, ma anche in Italia, viene coltivato più o meno alle stesse latitudini, dunque si tratta di un tipo di riso, specialmente medio e tondo,ampiamente impiegato nella cucina asiatica.
Ora venderà circa 88.000 pound (quasi quaranta tonnellate) della varietà Calrose alla Shenzhen Yintuo, una filiale of the Dragon Ocean Hing Group, in Cina. Il grande mercato cinese, da sempre “affamato” di riso, ma anche alla ricerca di novità e di status symbol per stili di vita sempre più elevati, può dunque diventare uno sbocco interessante anche per le aziende occidentali.
In Italia si parla da tempo di questa opportunità (vedi le richieste Airi), ma finora il dossier è fermo sul tavolo del ministro dell’agricoltura Gianmarco Centinaio, che, fra l’altro, è appena riuscito ad aprire un canale per l’export di un altro settore, la carne suina. Ma il riso resta ancora al palo. Tocca ora ai negoziatori italiani riaprire questa partita, in uno scenario che vede anche l’agricoltura a stelle e strisce sostenuta da contributi statali, incrementati di recente dal presidente Trump.