Dopo un lungo lavoro, il Ministero dello Sviluppo economico, d’intesa con il Mipaaf, ha predisposto il dossier anti-Cambogia. Siamo dunque al redde rationem, dopo il boom delle importazioni agevolate dai Pma che hanno messo in ginocchio la risicoltura italiana e con essa l’industria risiera, che al comparto agricolo è legata a filo doppio. Siamo in grado di anticiparvi il contenuto definitivo del dossier che è frutto dell’elaborazione tecnica dell’Ente Nazionale Risi (nella foto, il presidente Paolo Carrà) e gode del favore di tutta la filiera. Il documento chiede l’adozione di “misure di salvaguardia all’import di riso lavorato dalla Cambogia ai sensi dell’art. 22 del regolamento (UE) n.978/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo all’applicazione di un sistema di preferenze tariffarie generalizzate”. Anche la Ferm, la federazione dell’industria europea del riso, ha elaborato uno studio, che è confluito nel documento italiano. Un analogo dossier è stato proposto dalla filiera risicola spagnola: Madrid chiede un immediato negoziato con la Cambogia per rivedere i contingenti di riso importabile a dazio zero. La Commissione Europea ha fatto sapere che attende di ricevere il documento italiano per avviare la procedura di revisione dei contingenti tariffari e questo perché essendo l’Italia leader nella produzione risicola tocca a noi “aprire le danze”. Le modalità saranno definite il 10 giugno: quel giorno si terrà una nuova riunione al Mise per le ultime rifiniture. In quella sede sarà definita anche una lista di aziende risicole specializzate nella produzione di riso indica e di industrie risiere che siano disponibili ad essere intervistate dai funzionari comunitari per verificare le perdite di reddito prodotte dal crollo dei prezzi provocato dalle importazioni di riso cambogiano nell’Ue. Le confederazioni sindacali stanno già selezionando questi testimoni. Tale perlustrazione sarà focalizzata sui costi aziendali di produzione del risone e avrà il compito di confermare i dati riportati nel dossier italiano, che analizza i margini di competitività del prodotto europeo e di quello di importazione. Al termine di tutte le verifiche, Bruxelles potrà far scattare la clausola di salvaguardia (richiesta italiana) oppure avvierà un negoziato con la Cambogia per ridurre i contingenti di import esenti da dazio (richiesta spagnola). Il governo italiano e il governo iberico si sono accordati per sostenersi reciprocamente. Anche altri Paesi europei, danneggiati dalle importazioni di riso dai Pma, sostengono questa linea. (ALTRI DETTAGLI SUL DOSSIER SARANNO DIFFUSI ALLE ORE 11.00) (07.06.14)