I prezzi si stabilizzano, con variazioni minime come già accaduto lo scorso fine settimana (LEGGI). Si registrano pochi scambi in molti comparti, con la conseguenza di quotazioni differenti nei listini. La domanda, dopo essersi coperta con acquisti abbondanti nei primi mesi della campagna, si mostra infatti più riflessiva. Ciò nell’attesa di conoscere i dati ufficiali sui raccolti, che dovrebbero arrivare a breve da Ente Risi, dopo la ricezione delle stime di raccolto da parte dei risicoltori.
LISTINI DIFFERENTI PER “TIPO LOTO” E “TIPO RIBE”
Una novità a listino riguarda Diva PV, che a Vercelli torna a 43 €/q lordi, dopo l’approdo a 44 avvenuto il 12 novembre in questa sede. Nelle altre borse, compresa Novara, si resta a 44, anche se gli operatori affermano che il prezzo di riferimento allo scambio è 43. Tale valutazione, secondo quanto riferito dagli esperti, viene riconosciuta per gran parte dei lunghi A da parboiled “meno pregiati”, gli ex “tipo Ribe”, tra cui figurano oltre a Diva risi come Ronaldo e Dardo. Queste varietà, perlopiù coltivate in provincia di Vercelli e Novara, trovano quotazioni differenti nelle due sedi, con Piazza Zumaglini che propone Diva a 43 €/q lordi e la voce “Dardo, Ronaldo e similari” a 50 e Piazza Martiri della Libertà che vede Diva a 44 e la voce “tipo Ribe” a 45.
Sono probabilmente i pochi scambi a determinare queste differenze, con i produttori che vogliono vendere almeno a 45 €/q lordi. Per gli ex “tipo Loto”, come Leonardo, CL 007, Onice, Unico e Opale, la situazione è simile. Novara quota Leonardo 52 €/q lordi, definito dai massimi della voce “Leonardo/CL 007”, lasciando supporre che l’altra varietà sia rappresentata dai minimi, fissati a 47 €/q lordi. Vercelli propone due quotazioni separate, entrambe a 55 €/q lordi. Gli operatori riferiscono scambi a 55 per tutti i risi del gruppo, con qualche difficoltà in più per CL 007.
INTERESSE PER I RISI DA SUSHI
Valutazioni differenti anche per i medi generici, Crono e Sunrose, con Novara che li propone a 50 €/q lordi e Vercelli a 47 €/q lordi. I mediatori riferiscono che i 50 €/q lordi sono riconosciuti allo scambio, anche se la domanda sembra affievolirsi. Per questi risi così come per buona parte degli ex “tipo Loto” sopracitati a trainare il prezzo maggiore rispetto agli altri risi da export/parboiled (ex “tipo Ribe”) è il mercato da sushi, a cui in parte afferiscono, che continua a richiedere più merce degli altri segmenti. A confermare questa tendenza è la buona domanda per i tondi da sushi, con Selenio a 65 €/q lordi, Centauro, Sinfonia, Fortunato, Cerere e CL 18 a 60 €/q lordi.
LUNGHI B IN LEGGERO CALO
Tra gli altri tondi continua a differenziarsi Araldo, quotato 48 €/q lordi a Novara e 49 a Vercelli ma con scambi fino a 50 €/q lordi con pagamenti lunghi. Stabili attorno ai 45 €/q lordi Omega ed Enea. Nessuna novità nel mercato interno, con gli acquirenti che puntano a spendere 95 €/q lordi per il gruppo Arborio e Caravaggio e similari ed i venditori che vorrebbero la tripla cifra (100 €/q lordi). Per Classico, secondo gli operatori, i prezzi si aggirano intorno ai 115 €/q lordi, come riferito sabato, anche se gli scambi nelle borse piemontesi sono rarissimi per questo riso e la quotazione resta 100 €/q lordi.
Stabilità con equilibrio tra domanda e offerta per gruppo Roma (75 €/q lordi), Baldo/Cammeo (70 €/q lordi), S. Andrea e Gloria (80 €/q lordi). i Lunghi B scendono a 49 €/q lordi a Novara mentre Vercelli restano a 50, sebbene secondo gli operatori gli acquirenti non vogliano più spendere tale cifra. Autore: Ezio Bosso
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