Gli operatori riportano una seduta di mercato, venerdì mattina a Mortara, in cui la domanda si è mostrata più riflessiva. Meno compratori in sala di contrattazione, con un interesse dedicato ad alcuni gruppi varietali.
ALLINEAMENTI E PICCOLI PASSI INDIETRO
I risoni più acquistati continuano ad essere lunghi B e tondi da sushi, scambiati per lo più alle quotazioni a listino. Per questi gruppi a tener banco vi sono disponibilità attuali nella norma, prospettive di semina in calo e meno competizione dal prodotto importato. Dai dati Ente Risi si apprende che le importazioni di riso di tipo Indica risultano in calo del 28% mentre quelle di riso di tipo Japonica dell’89%, rispetto al volume importato lo scorso anno. Continua ad essere buono l’interesse anche per Cl007, ad un prezzo anche maggiore dei 55 €/q lordi registrati alla voce Loto a cui si riferisce. Per questo riso resta aperto almeno fino a nuovo raccolto lo spazio lasciato dal poco disponibile gruppo Baldo. Quest’ultimo si allinea in questa sede alla valutazione delle altre borse, 80 €/q lordi. listini
Uniformità non raggiunta alla voce Roma, che approda a 57 €/q lordi. Quotazione diversa rispetto a quella vista martedì a Vercelli, dove si era arrivati a 59 €/q lordi (leggi l’ultima analisi). Ciò forse a causa di un interesse più ridotto per questo gruppo e per Arborio e similari. Stabile il mercato di Carnaroli e similari. Sempre bloccata la domanda per tondi generici e lunghi A da parboiled/export (eccetto il già citato Cl007), tanto da portare ad un leggero deprezzamento alla voce dedicata ai meno pregiati.
PUBBLICATE LE MEDIE PER I MOLTIPLICATORI LISTINI
In settimana Ente Nazionale Risi ha pubblicate le medie dei massimi da Novembre a Marzo (vedi). Queste sono utili per i moltiplicatori di semente ad emettere le fatture relative alla merce venduta alle ditte sementiere. Annata particolare per questo settore produttivo, con una domanda in aumento dovuta all’inserimento dell’obbligo di utilizzazione di semente certificata per poter accedere al premio accoppiato Pac. Questo sappiamo essere un contributo importante, pari a 357 € per ogni ettaro coltivato a riso. Vi sono poi le questioni legate alla semente che non verrà più commercializzata a partire da questa campagna, tra cui figurano varietà Clearfield diffuse come Sole, Luna e Barone. Queste verranno in parte sostituite dalle new entry con tecnologia Provisia e, in misura inferiore, Clearfield ma vi sarà più spazio anche per le varietà convenzionali.
Giuliano Compagnin, risicoltore vercellese sottolinea che i moltiplicatori stanno lavorando alacremente su nuove varietà convenzionali. «Dal 2018 ho scelto di affidarmi alla genetica convenzionale, in quanto ritengo assimili e trasformi con più efficienza le unità d’azoto – afferma il produttore -. Questo pensiero scaturisce dall’esperienza maturata nelle ultime campagne. Nel 2023 con una varietà di nuova costituzione appartenente al gruppo dei risi tondi sono riuscito ad ottenere rese superiori ai 100 q/ha, mentre con un lungo A ho raggiunto gli 82 q/ha. A mio modo di vedere si tratta di risultati impensabili solo alcuni anni fa, che ho raggiunto inoltre con dosaggi d’azoto non superiori alle 100 unità/ha». Autore: Ezio Bosso. listini
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