La stabilità vista nelle scorse sedute (leggi) pare consolidarsi, come dimostra l’emissione di listini sostanzialmente invariati. La domanda in sala di contrattazione rimane vivace ma l’offerta in crescita aumenta l’equilibrio.
TENDENZE VARIE NEL MERCATO INTERNO
L’unica variazione nelle voci di tutti i bollettini emessi tra lunedì e martedì è quella di Carnaroli Classico su Novara, utile solo ad allinearsi con le altre sedi. Questa quotazione, 130 €/q lordi, peraltro risulta deficitaria rispetto al pezzo concordato nelle rarissime trattative concluse per questa varietà. il mediatore lombardo Paolo Ghisoni, nella sua analisi settimanale pubblica, afferma che il riferimento è 135 €/q lordi, a causa di un’offerta limitata rispetto alle richieste delle riserie che ricercano questo risone. I similari, al contrario, vengono venduti stabilmente a 120 €/q lordi, come affermato dai listini.
Anche Vialone Nano, ormai rarissimo da trovare sul mercato, viene pagato anche 5 €/q in più di quanto proposto a listino (140 €/q lordi) a detta del mediatore lomellino. Sempre nel mercato interno, pare invece sempre più complesso ottenere 110 €/q lordi per il gruppo Arborio, nonostante la disponibilità ridotta. Questa cifra viene riconosciuta solo per le partite con buona resa alla lavorazione, dal 55% in giù il riferimento è fino a 5 €/q in meno.
LUNGHI A DA PARBOILED VERSO IL RITORNO A 75 €/Q
La seduta novarese di lunedì, inoltre, emette un documento con un’ulteriore discrepanza rispetto a tutti gli altri. I lunghi A da parboiled non si allineano a 80 €/q lordi ma rimangono a 75, con l’aggiunta della dicitura nominale alla quotazione. Questo è leggibile come un tentativo dell’offerta di ottenere gli 80 €/q anche in questa sede, negato dalla domanda, che ha portato ad un numero esiguo di scambi. Secondo i mediatori, infatti, pare che questo prezzo sia nuovamente difficile da ottenere, ad eccezione di risi pregiati come Unico e Leonardo. Tendenza confermatasi anche a Vercelli e Milano ma non ancora registrata a listino, poiché in queste sedi non accolta dall’offerta. Ciò avviene a causa della grande difficoltà di assorbire questo prezzo per le riserie al momento della vendita all’estero, come avvenuto a inizio inverno. Un prossimo ritorno a 75 €/q lordi nelle quotazioni pare dunque possibile.
DOMANDA BUONA PER TUTTI, MENO PER I RISI “DA SUSHI”
Stabili gli altri lunghi A, gruppi Roma (Barone), Baldo (Cammeo) e S. Andrea (Gloria), tutti a 90 €/q lordi. La richiesta è buona soprattutto per il mercato interno, per il quale si dimostrano versatili, mentre più difficile incontrare il mercato estero a queste cifre. Queste valutazioni non sembrano vacillare anche alla luce di disponibilità presso i risicoltori molto ridotte, come per tutti i lunghi A.
Diversa la situazione per tondi e lunghi B, le cui disponibilità come abbiamo ribadito più volte, sono maggiori rispetto alle medie storiche. Ciononostante la domanda rimane buona anche per questi comparti, per questo i prezzi tengono. I risi “indica” sono cercati a 50 €/q lordi, anche grazie a difficoltà negli approvvigionamenti esteri a detta degli operatori. Questi al contrario sembrano in arrivo dal Sud-est asiatico per Selenio. L’approdo a 75 €/q lordi annunciato dunque si allontana e anche alle cifre ora a listino (73 €/q lordi su Novara e Vercelli, 74 €/q lordi su Milano) la richiesta è calata. Domanda in diminuzione anche per Centauro ai 70 €/q lordi visti nei bollettini. Gli altri risi dal granello tondo, Omega, Terra e Sole, al contrario continuano ad essere molto richiesti. La quotazione di riferimento resta 65 €/q lordi ma vi è la possibilità di ottenere qualcosa in più se si accettano pagamenti lunghi.
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