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L’INDUSTRIA CHIEDE VENTIMILA ETTARI IN PIÙ

da | 27 Dic 2019 | NEWS

semente

Quest’anni i risicoltori italiani hanno coltivato quasi 54mila ettari di tondo. Nel 2020 l’industria vorrebbe che ne coltivassero quasi diecimila in più. Ma serve anche più riso medio, più loto, più baldo e cammeo e soprattutto più varietà da risotto. Segno che gli ordinativi della Gdo ci sono, che c’è domanda di riso italiano, anche se le quotazioni non sembrano dimostrarlo e il rischio di scossoni di mercato dovuti ai prezzi internazionali e all’effetto Brexit è dietro l’angolo. Secondo l’Airi, che ha inviato queste proiezioni all’Ente Risi e ai sindacati agricoli, la maggiore domanda deriva da un incremento del consumo. Secondo le confederazioni, invece, deriva dal fatto che i prezzi sono scesi a livelli spesso insostenibili per le aziende risicole. Insomma, da un lato arriva una richiesta chiara: servono 22mila ettari di riso in più. Dall’altra, una richiesta altrettanto chiara: bisogna pagare di più il risone. Autore: Paolo Viana

Documento Airi: richieste di semina al mondo agricolo

Documento diffuso dall’Ente Risi alla consulta risicola sulle stime di produttività delle semine 2019. Di seguito, la previsione del bilancio di collocamento 2020 (fonte: Ente Nazionale Risi)

LISTINI OSCILLANTI

LISTINI OSCILLANTI

Diva, Ronaldo e Dardo perlopiù coltivate in provincia di Vercelli e Novara, trovano listini differenti nelle due sedi

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