Nonostante la forte concorrenza indiana, che ha raggiunto il record di vendite per i prezzi competitivi, non si sono arrestate le esportazioni del Vietnam, come emerge dal rapporto Osiriz( scaricabile dal sito).
Nel paese asiatico infatti i prezzi all’esportazione sono diminuiti leggermente, ma sono ancora ben al di sopra dei prezzi indiani.
Prezzi sostenuti in Vietnam e crescita delle esportazioni
I prezzi vietnamiti sono sostenuti a causa della forte domanda delle Filippine, il suo principale cliente. Inoltre, il Vietnam ha acquistato riso dall’India, cosa che non accadeva da tre decenni. Tuttavia, le autorità vietnamite mettono questi acquisti in prospettiva perché rappresentano solo 70.000 tonnellate di rottura di riso, principalmente per l’alimentazione animale. Le autorità indicano anche che le importazioni di riso di bassa qualità fanno parte di una conversione del settore del riso che mira a migliorare la qualità del prodotto.
Infatti, più dell’85% delle esportazioni vietnamite sono costituite da riso di alta qualità. In dicembre, si stima che le vendite esterne siano balzate del 60% a 540.000 tonnellate rispetto alle 340.000 di novembre. Nel 2020, le esportazioni avrebbero raggiunto 6,2 milioni di tonnellate, in calo del 4,5% rispetto al 2019, ma diventando il secondo esportatore al mondo e davanti alla Thailandia per la prima volta. A dicembre, il Viet 5% è sceso leggermente a 498 dollaro/ton dai 500 dollari di novembre. Anche il Viet 25% è sceso dello 0,6% a 471 dollari da 474 dollari. All’inizio di gennaio, i prezzi tendevano a rafforzarsi.