Il governo indiano ha esteso i benefici riguardanti i dazi per le esportazioni di riso non basmati fino a marzo dell’anno prossimo, nell’ambito di un regime per incrementare la esportazione della commodity agricola. Si tratta di una misura di cui si è occupato il Ministero delle esportazioni Esportazione dall’India Scheme (Meis). «Le voci di riso non basmati sono state rese idonee per i sussidi Meis al tasso del 5% per le esportazioni effettuate a partire dal 26 novembre e fino al 25 marzo 2019», ha affermato la direzione generale del commercio estero (Dgft) in un avviso pubblico. La Dgft, nell’ambito del ministero del commercio, si occupa delle politiche relative alle esportazioni e alle importazioni. In base al Meis, il governo fornisce il codice di sicurezza o il certificato a seconda del prodotto e del paese. Questi documenti possono essere trasferiti o utilizzati per il pagamento di un certo numero di dazi, compreso il dazio doganale di base. L’India è uno dei maggiori esportatori di riso non basmati e nel 2017-18 il paese ha esportato 8,63 milioni di tonnellate di riso, pari a più del doppio della quantità di esportazioni di riso basmati, pari a 4,05 milioni di tonnellate. Le esportazioni di riso non basmati tra aprile e febbraio 2018 si sono attestate a 3,26 miliardi di dollari contro 2,53 miliardi di dollari nel 2016-17. Il riso è il principale raccolto estivo del paese. Secondo le prime stime anticipate della produzione di cereali per la stagione estiva (kharif) per la campagna 2018-19, la produzione di riso è stimata a 99,24 milioni di tonnellate rispetto a 97,5 milioni di tonnellate della stessa stagione dello scorso anno. L’operazione di semina delle colture di kharif inizia con l’inizio del monsone e la raccolta inizia a metà settembre. risone, mais e soia sono i principali raccolti kharif.
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost