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L’INDIA CONTA

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A settembre i prezzi mondiali del riso dimostrano da pressioni al rialzo, con un aumento medio del 5% in seguito all’annuncio di restrizioni alle esportazioni indiane. Lo conferma la nota redatta da Patricio Méndez del Villar, ricercatore presso il Centro per la cooperazione internazionale nella ricerca agricola per lo sviluppo (www.cirad.fr). Il documento è distribuito in quattro lingue: francese (Osiriz), spagnolo (InfoArroz), inglese (InterRice) e portoghese (InterArroz).

PREZZI DEL RISO: IL GIRO DEL MONDO

Gli aumenti variano a seconda dell’origine. I prezzi indiani e pakistani sono aumentati significativamente dell’8-9%, mentre quelli thailandesi e vietnamiti sono aumentati in media solo del 3%. In questo contesto di pressione sui prezzi e sull’offerta di esportazione, il commercio mondiale è stato rivisto al ribasso a 53 milioni di tonnellate per il 2023, cioè 2 milioni di tonnellate in meno rispetto alle previsioni precedenti, contro i 53,7 milioni di tonnellate previsti per il 2022. Questa diminuzione tiene conto anche del previsto calo della produzione indiana e pakistana, nonché di una probabile contrazione dei consumi in Cina, il più grande produttore, consumatore e importatore mondiale. Alla fine di settembre, i prezzi mondiali cominciavano a stabilizzarsi o addirittura a diminuire. Le autorità indiane sono sotto pressione da parte del settore delle esportazioni per allentare le restrizioni all’esportazione. Thailandia e Vietnam, pur beneficiando della politica indiana, stanno comunque limitando gli aumenti dei prezzi, favoriti in gran parte dall’aumento del dollaro, per non demotivare gli acquirenti e per potersi muovere rapidamente sui mercati temporaneamente abbandonati dall’India; fino a quando saranno ancora in vigore le restrizioni alle esportazioni.

TANTO DIPENDE DALL’INDIA

La direzione dei prezzi mondiali nei prossimi mesi dipenderà quindi dall’evoluzione della politica commerciale indiana. Nel frattempo, i prezzi mondiali dovrebbero rimanere fermi, nonostante il graduale arrivo del raccolto principale asiatico. A settembre, l’indice Osiriz/InfoArroz (Ipo) è salito di 9 punti a 198,4 punti (base 100=gennaio 2000) dai 189,4 punti di agosto. A metà ottobre, l’indice Ipo tendeva a stabilizzarsi intorno ai 200 punti, ma al livello più alto dal giugno 2021. (Fonte: www.cirad.fr)

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