Listini perfettamente immobili quelli emessi dalle borse merci piemontesi di Novara e Vercelli. A Milano una singola variazione interessa un comparto per il quale le partite in vendita sono ormai rarissime. Tutte le altre voci restano anche qui invariate.
VIALONE NANO A 135 €/Q
Il comparto per il quale si registra l’apprezzamento è Vialone Nano, che si porta a 135 €/q lordi. Tale valutazione viene riconosciuta nei pochi scambi che interessano questa varietà o meglio questo gruppo, visto l’inserimento di Paganini in griglia nel Registro Varietale 2023-2024. A ciò si affianca la futura aggiunta di Otto: questo riso risulta iscritto ad ora a Registro come medio, attraverso il Decreto del 19 gennaio 2024, ma punta ad entrare nella griglia del riso tipico del nord-est. Grazie a queste attuali e possibili novità si prevede una crescita nell’investimento di superficie, superiore al +20% all’ultima rilevazione Ente Risi.
Questo potrebbe riportare nella norma un segmento di mercato dove il prezzo è esploso per le grandi difficoltà produttive affrontate negli ultimi anni. Vialone Nano è una varietà ormai “anziana”, che fatica ad adattarsi ad un clima più irregolare ed alle crescenti difficoltà nel controllo delle malattie. Ciò ha portato l’offerta a non essere più in grado di soddisfare la domanda a pieno per un prodotto di nicchia ma il cui mercato rimane consolidato.
DOMANDA PRESENTE MA ALTALENANTE
Un po’ come quello di Carnaroli Classico, che resta stabile a 62/63 €/q lordi per le altrettante poche partite in vendita. Ancora ampia la disponibilità di similari che continuano a quotarsi a 50 €/q più Iva. In generale il mercato vede una domanda disposta a comprare, sebbene con interesse differente, tutti i comparti. Gli operatori riferiscono di qualche richiesta in più per una varietà dei lunghi A da parboiled, da una riseria di primo livello. I prezzi proposti pare oscillino dai 48 ai 50 €/q lordi, valutazione espressa anche dai listini. Ancora tra i più cercati CL 007, ormai separatosi dal gruppo. Sempre buona la domanda anche per lunghi B e tondi da sushi, con le tendenze rialziste citate nell’ultima analisi (leggi) per Selenio che non si concretizzano per il momento. I tondi generici rimangono non troppo interessanti per le industrie e si scambiano ai prezzi a listino.
Gruppo Arborio vendibile ma con i risicoltori che vorrebbero qualcosa in più dei 58/60 €/q lordi che le riserie sembrano disposte ad offrire per le partite migliori. Ciò anche alla luce di una valutazione analoga per il gruppo Roma, per lo più scambiato a 60 €/q lordi anche se le quotazioni non corrispondono nelle varie sedi. Per i gruppi Baldo e S. Andrea l’offerta è ormai pochissima e non si concludono molti affari. Il prezzo attuale pare, come riportato dalle previsioni di semina, stimolare un aumento dell’investimento nella prossima campagna, forse fin troppo per la capacità di assorbimento del mercato. Autore: Ezio Bosso.
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