Si ricorda che nel Piano di Azione Regionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, la Regione Lombardia ha indicato delle “misure di mitigazione” al fine di ridurre i rischi derivanti dall’utilizzo di alcuni prodotti fitosanitari che risultano più impattanti dalle indagini eseguite su tutto il territorio lombardo. A tal proposito, a partire dal 1 gennaio 2016 sono entrate in vigore alcune misure restrittive sull’utilizzo di tre sostanze attive:
Oxadiazon: nelle risaie condotte con la tecnica della semina interrata a file e con irrigazione turnata sono previsti i seguenti limiti:
– 2016 è ammesso l’utilizzo di tale sostanza attiva sull’80% della SAU aziendale a Riso;
– 2017 è ammesso l’utilizzo di tale sostanza attiva sul 70% della SAU aziendale a Riso;
– 2018 è ammesso l’utilizzo di tale sostanza attiva sul 50% della SAU aziendale a Riso.
Dal 2017 in tutte le tipologie di risaia l’utilizzo della sostanza attiva Oxadiazon è ammessa solo con tecniche che prevedono la riduzione della deriva di almeno 30%.
Terbutilazina:
– in pre-emergenza:
– 2016: è ammesso l’utilizzo di tale sostanza attiva sull’80% della SAU aziendale a MAIS;
– 2017: è ammesso l’utilizzo di tale sostanza attiva sul 70% della SAU aziendale a MAIS;
– 2018: è ammesso l’utilizzo di tale sostanza attiva sul 50% della SAU aziendale a MAIS.
In alternativa può essere effettuato un diserbo localizzato durante la semina. In tal caso la fascia trattata potrà essere al massimo 50% dell’interfila.
– in post-emergenza:
dal 2017 se si utilizza un prodotto contenente terbutilazina i fenomeni di deriva dovranno essere ridotti del 30%.
Glifosate:
– 2016: è ammesso l’utilizzo di tale sostanza attiva sull’80% della SAU aziendale;- 2017: è ammesso l’utilizzo di tale sostanza attiva sul 70% della SAU aziendale;
– 2018: è ammesso l’utilizzo di tale sostanza attiva sul 50% della SAU aziendale.
Sono escluse solo le aziende che aderiscono a programmi ufficialmente riconosciuti di agricoltura conservativa. (06.04.2016)