Si confermano stabili i prezzi di risone e riso lavorato sui mercati dei principali Paesi comunitari produttori, con qualche lieve calo di prezzo. Queste le quotazioni rese note dalla Commissione Europea alla data 17 gennaio scorso:
SPAGNA: i risoni Japonica sono fermi a 300,91 euro la tonnellata. Stabili anche i prezzi dei risoni Indica, fissati a 291,38 euro la tonnellata anche il 17 gennaio. Per quanto riguarda i risi lavorati, il quadro è anche in questo caso stabile: gli Japonica sono invariati a 580,83 euro la tonnellata, gli Indica a 564,72 euro la tonnellata.
PORTOGALLO: I risoni Japonica e Indica sono stati quotati a 275 euro la tonnellata sia il 10 sia il 17 gennaio.
GRECIA: il risone di varietà media nelle due settimane del 10 e del 17 gennaio continua a non essere quotato. Gli Japonica sono stati scambiati a 234 euro la tonnellata il 17 gennaio, contro i 230 del 10 gennaio; gli Indica sono fermi a 240 euro la tonnellata; i risi lavorati greci non vengono quotati.
ROMANIA: fissati i prezzi solo per i risoni delle varietà Japonica il 10 gennaio, a 299,75 euro la tonnellate. Gli Japonica lavorati non sono stati quotati il 10 gennaio, mentre il 17 sono stati fissati a 677,06 euro la tonnellata, in calo rispetto alle settimane precedenti; gli Indica lavorati non sono stati quotati il 10 gennaio, ed il 17 erano stati scambiati a 606,02 euro la tonnellata, in diminuzione rispetto alle settimane precedenti.
BULGARIA: La Bulgaria tratta solo varietà Japonica: il prezzo dei risoni, che è rimasto fermo per mesi a 294 euro la tonnellata, ora è invariato da molte settimane a 268,43 euro; per i risi lavorati è fermo da tempo a 818,08 euro la tonnellata.
FRANCIA: La Francia quota solo risi lavorati: i prezzi degli Japonica sono in calo a 500 euro la tonnellata il 17 gennaio, rispetto ai 520 euro la tonnellata del 10 gennaio; gli Indica sono stati scambiati a 570 euro la tonnellata il 17 gennaio, contro i 580 euro la tonnellata del 10 gennaio.