Mentre in Italia si continua a temporeggiare sull’autorizzazione in deroga di talune sostanze attive essenziali per la risicoltura, Bruxelles scatena una vera e propria crociata contro la chimica in campo. «Sebbene rapidi ed efficaci per la crescita delle piante, i prodotti chimici sono estremamente pericolosi per la salute. Un agricoltore francese è stato colpito dal cancro per aver usato i pesticidi nella sua fattoria»: questo è l’inizio di un video diffuso sulla web tv del Parlamento Europeo (https://www.europarltv.europa.eu/it/programme/world/replacing-dangerous-pesticides), che conferma l’intenzione dell’istituzione europea di promuovere l’uso di pesticidi biologici. «I pesticidi si trovano ovunque nella frutta e nella verdura e, secondo la stampa, persino nei pannolini dei neonati – spiega l’audio – Utilizziamo troppi pesticidi comuni, che sono chimici, sono per la maggior parte pericolosi e sono stati studiati per uccidere esseri viventi. E danneggiano anche la nostra salute. Fino a oggi, solo sette pesticidi bio hanno ottenuto la certificazione ufficiale. Ma ottenere l’omologazione per il mercato UE richiede tempo, e i pesticidi biologici sono spesso rifiutati in quanto meno efficaci degli equivalenti chimici. Il PE intende semplificare e accelerare il processo di omologazione. Parliamo di organismi, virus, batteri, nematodi, che devono passare attraverso il processo di certificazione, che non solo è molto lungo, ma anche molto costoso». Il video aggiunge, dopo numerose interviste, che «alcuni agricoltori hanno già provato tecniche alternative, senza pesticidi, ma queste richiedono maggiori sforzi e più tempo. I pesticidi bio potrebbero essere la soluzione giusta».
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost