«Chiediamo il tuo importante e pieno sostegno in seno al Collegio dei Commissari europei, affinché la clausola di salvaguardia sulle importazioni di riso dalla Cambogia e dal Myanmar, possa essere attivata dal 2019 ponendo fine alla concorrenza sleale che i nostri risicoltori sono da troppo tempo costretti a subire». Lo scrivono in una lettera a Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, gli europarlamentari Pd Patrizia Toia, capo delegazione al Parlamento europeo, e Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione agricoltura dell’Assemblea Ue. Per loro questa provvedimento «è fondamentale e non procrastinabile».
La decisione di ripristinare i dazi all’importazione di riso dai due Paesi asiatici spetta infatti alla Commissione europea, dopo che l’apposito comitato sulle preferenze generalizzate che riunisce i rappresentanti degli Stati membri non è riuscito a esprimere un voto a favore o contrario alla proposta di ripristinare le barriere tariffarie fatta dallo stesso Esecutivo. La missiva sottolinea che i risultati ottenuti sono frutto di un lavoro di squadra iniziato nel luglio 2017 con l’invio da parte della delegazione Pd al Parlamento europeo, di una lettera di denuncia alla commissaria Ue al commercio Cecilia Malmström, seguita da un dossier dei ministri del Governo Gentiloni Maurizio Martina e Carlo Calenda. Per Toia e De Castro quindi «un ritorno temporaneo alla piena protezione tariffaria è in questo momento non solo pienamente giustificato, ma indispensabile per la sopravvivenza del settore risicolo italiano ed europeo».