"Il primato e l’eccellenza del riso italiano non devono essere in alcun modo offuscati dall’eco della vicenda riguardante la contaminazione di alcune partite di riso importato di origine statunitense con il riso gm LLRICE601, la cui commercializzazione non autorizzata in Comunit ". Lo afferma una nota dell’Ente Nazionale Risi con cui termina l’allarme nazionale. "La fiducia dei consumatori verso il riso italiano deve restare intatta – afferma l’Ente Nazionale Risi – tutte le variet coltivate in Italia sono ottenute con metodi tradizionali di selezione e sono iscritte in un apposito registro nazionale tenuto da una autorit pubblica".L’Ente Nazionale Risi ricorda: "che l’Italia con i suoi 220.000 ettari di risaia non solo copre il proprio fabbisogno ma esporta circa i 2/3 della produzione mentre solo una piccola quantit di riso, destinata a mercati di nicchia, viene importata dal resto del mondo". L’Ente Nazionale Risi, i risicoltori e i trasformatori italiani, conclude il comunciato, "guardano con interesse al progetto ipotizzato dal Sottosegretario alla Salute Gianpaolo Patta di valorizzare l’italianit della nostra produzione per orientare il consumatore nella fase di acquisto".
NEMATODE IN UN SEME CERTIFICATO SU TRE
Negli incontri dell’Ente Risi con gli agricoltori della provincia di Pavia, ERSAF ha illustrato le problematiche sul nematode