«Al fine di scongiurare che nella prossima campagna risicola ci sia un’ulteriore riduzione delle superfici a causa di carenza idrica, l’Ente Nazionale Risi, in accordo con le Regioni Piemonte e Lombardia, ieri si è proposto come cabina di regia riunendo le associazioni irrigue del territorio e le organizzazioni agricole ed industriali del settore. Dopo un’illustrazione delle difficoltà incontrate nella stagione è stato aperto un confronto tra le categorie dal quale è emersa l’esigenza di dare alle aziende risicole le più pronte informazioni per la gestione della prossima campagna di semina. Per questo, l’Ente Nazionale Risi organizzerà nei primi giorni di novembre un nuovo incontro allargato ad altri soggetti istituzionali ed al mondo scientifico per la definizione e l’illustrazione di azioni concrete in favore di una ripresa della risicoltura nazionale». Fin qui il comunicato stampa emesso dalla Direzione dell’Ente.
LA PROPOSTA DI COLLI: TURNARE L’ACQUA
A quanto sa Risoitaliano, durante l’incontro di ieri, l’Ente Risi ha anche affrontato il tema (spinoso) delle turnazioni. Il tema divide il consorzio irriguo Est Sesia dalle confederazioni agricole. Il presidente del Consorzio, Camillo Colli, ha riproposto l’idea di tornare l’erogazione dell’acqua. Proposta contestata da tutti i sindacati agricoli.
Inoltre, si chiede una revisione dei rapporti con Ovest Seia. L’Ente Risi ha proposto un altro punto di vista: capire come salvare ovunque la sommersione risparmiando acqua. E’ il progetto RISWAGEST, realizzato in collaborazione con il DISAA dell’Università di Milano, il DISAFA dell’Università di Torino ed Est Sesia. Il progetto indaga gli effetti della tecnica denominata AWD (Altyernate Wet and Dry).
L’IRRIGAZIONE TURNATA
La tecnica consiste appunto nella applicazione di periodi alternati di sommersione ed asciutta più o meno “severa”. Secondo quanto riportato dall’Ente Risi LEGGI QUI LA PRESENTAZIONE DETTAGLIATA la tecnica non comporta riduzioni di produzione significative con AWD moderate CONSULTA QUI GLI ESITI DELLE PROVE. Tuttavia, in questo caso può determinare cali produttivi importanti (anche legati a maggiori attacchi di Brusone) con asciutte più severe. Per contro l’AWD sembra migliorare le performances in situazioni di disordini nutrizionali tipo Akiochi.
RISPARMIO VARIABILE
Il “risparmio” di acqua è molto variabile in funzione del livello di falda e delle proprietà dei suoli (è maggiore nei terreni “forti” e quasi nullo in quelli sciolti). La gestione dell’azoto va modulata con attenzione per limitare le perdite.
A livello di emissioni si può osservare una riduzione di quelle di CH4 ma un maggior rischio di rilascio in atmosfera di protossido di azoto. Inoltre l’AWD influenza la dinamica dei metalli pesanti, riducendo il rischio per arsenico ma aumentando quello per cadmio. E’ tuttavia importante notare che le tecniche di AWD impiegate nella sperimentazione prevedevano comunque la semina in acqua e non a file interrate, una asciutta di radicamento da 6 a 10 giorni dopo la semina con successiva risommersione, e l’applicazione delle “turnazioni” a partire da 35 giorni post semina.
Le “turnazioni” consistevano in 6 cicli alternati di sommersione ed asciutta (con 10-12 giorni sommersi e 4 asciutti) nella tecnica AWD soft; in 5 cicli alternati con una decina di giorni sommersi e 5-6 in asciutta nella tecnica AWD strong. Come evidente, si tratta di condizioni molto meno drastiche e “severe” di quelle con cui hanno dovuto confrontarsi moltissimi risicoltori nel corso del 2022.
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