L’Ente Risi ha chiesto di accelerare i controlli sul risone della zona di Mortara, per poter escludere immediatamente l’inquinamento da diossina che qualcuno ha paventato dopo l’incendio al deposito di rifiuti Eredi Berté. Come abbiamo scritto, il Sindaco di Mortara ha emesso un’ordinanza che impone di stoccare separatamente il risone raccolto nella zona interessata dalla nube provocata dall’incendio: costi supplementari per i risicoltori, che l’Ente Risi cerca di evitare con un’iniziativa straordinaria.
«Nelle prossime ore, squadre dell’Ente Nazionale Risi e dell’Agenzia per la tutela della salute della Regione Lombardia – si legge in una nota – visiteranno a campione le aziende delle aree interessate dall’incendio alla Eredi Berté di Mortara. L’Ente Risi ha chiesto infatti di collaborare per raccogliere sollecitamente i campioni di risone necessari per effettuare le analisi che riveleranno lo stato del prodotto e libereranno le aziende dall’obbligo di stoccare separatamente il raccolto. L’esigenza è emersa dopo che alcuni Comuni, a partire da quello di Mortara, avevano emesso delle ordinanze in cui si imponeva di stoccare separatamente i raccolti di cereali in attesa delle analisi».
Gli agricoltori che vorranno accelerare le procedure di controllo potranno dunque aprire le porte delle aziende all’Ente Risi e ciò permetterà verosimilmente di sveltire l’iter, che minaccia in caso contrario di inficiare le operazioni di raccolta del riso.