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LE RISAIE CHIEDONO ACQUA

da | 15 Apr 2022 | NEWS

«Tra difficoltà di approvvigionamenti, rialzo dei prezzi, guerra e siccità, siamo nella tempesta perfetta». Ha esordito così il presidente dell’Unione Agricoltori di Vercelli, Benedetto Coppo. Occasione d’incontro il convegno sul Bilancio economico dell’azienda agricola, organizzato dall’Associazione Laureati in Scienze Agrarie e Forestali di Vercelli e Biella, in collaborazione con l’Unione Interprovinciale degli Agricoltori e l’Associazione Contoterzisti Vercellesi, con il patrocinio della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte.

L’appuntamento al Salone Soms di via Borgogna a Vercelli ha visto l’esposizione dello studio da parte del segretario dell’Associazione Laureati in Scienze Agrarie e Forestali, Giuseppe Sarasso. L’esposizione è stata  arricchita da una serie di riflessioni sulla situazione attuale e sulle previsioni, tutt’altro che rosee, del comparto risicolo. Riso Italiano aveva promosso con tempestività il Convegno (LEGGI QUI).

TEMPESTA PERFETTA

«Come Confagricoltura – ha esordito Coppo (a destra, nella foto grande, con Antonio Finassi) – avevamo già messo nel convegno al Teatro Civico di Vercelli l’accento sull’inadeguatezza della nuova PAC. Nuova Pac sbilanciata troppo sul tema della sostenibilità e poco sulla salvaguardia della tenuta competitiva dell’intero sistema. Siamo esposti alla concorrenza dei Paesi esteri che non tengono conto della reciprocità degli standard qualitativi. Oltre a questo, stiamo subendo le difficoltà negli approvvigionamenti, il rialzo dei prezzi, e la loro repentinità ha messo in difficoltà tutte le filiere agrarie. A questo ci aggiungiamo la siccità, la riduzione della falda freatica e l’azzeramento delle risorgive. Se teniamo conto della questione del deflusso ecologico direi che siamo nella tempesta perfetta. Aprile e maggio tuttavia sono i mesi più piovosi dell’anno, speriamo che arrivi un segnale dal cielo per superare almeno la prima fase della stagione. Accogliamo le deroghe sul deflusso minimo, ma nei prossimi giorni faremo pressioni per un maggiore uso della risorsa idrica».

Giuseppe Sarasso, uno degli autori dello studio

CONTOTERZISTI: TARIFFARIO “CONGELATO”

Il secondo intervento ha visto protagonista Beppe Delsignore, presidente dell’Associazione Contoterzisti Vercellesi associati a UNCAI. «In seguito ad un approfondito confronto con i soci dell’associazione – ha aggiunto -, abbiamo ritenuto opportuno evitare di apportare un aumento dei prezzi del tariffario, in quanto la situazione e il momento economico attuale non sono stabili e non si ha un’idea della tempistica risolutiva. Sarà in ogni caso necessario valutare l’ascesa dei prezzi di carburante, AdBlue, ricambi, nell’ambito di una trattativa privata col cliente, poiché i contoterzisti non sono in grado di assorbire un tale aumento dei costi e questo provoca anche difficoltà nel fare i preventivi ai clienti.

CONTOTERZISTI E AGRICOLTORI DEVONO COLLABORARE

«C’è necessità di una collaborazione tra contoterzisti e agricoltori, e il fatto di essere qui insieme oggi testimonia questo fatto. Chiediamo al Governo che intervenga con sostegni economici su accise e bonus lavorazioni. Un intervento governativo è indispensabile per evitare aumenti fuori controllo dei beni alimentari, e che avvenga in fretta, se no si richista di non produrre più. Ed è il contrario di quanto ci chiedono ora, cioè di produrre di più. Hanno preso parola anche il dott. Gianpiero Masera, segretario generale della Camera di commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, mentre il dott. Antonio Finassi, presidente dell’Associazione Laureati in Scienze Agrarie e Forestali, ha introdotto la relazione sul bilancio economico dell’azienda risicola» ha detto Delsignore.

LA QUALITA’ VA PROTETTA

In conclusione Roberto Carrière, direttore di Airi. «La situazione descritta nella relazione di Finassi dovrà essere aggiornata molto prima rispetto a quanto di faceva prima. Ci sveglieremo – ha sottolineato – in un sistema economico ribaltato, dove i valori di oggi non esisteranno più: dovremmo ricalcolare tutto. Questa situazione potrebbe relegare il nostro gruppo a delle nicchie di mercato. I valori al consumo crescono molto e il prodotto di importazione è più competitivo. Si assisterà ad una diffusione del prodotto d’import, ma dobbiamo lottare contro il rischio di un aumento forte del riso confezionato. Quei Paesi si stanno attrezzando a confezionarlo, sarà difficile trovare soluzioni. Bisogna tuttavia prevedere dazio ad hoc per il riso confezionato, e anche sui regimi di importazione si potrebbe lavorare». Autore Roberto Maggio

Roberto Carrière

Locandina presentazione SOMS

 

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