Legge sul mercato interno del riso di nuovo in discussione. C’era da prevederlo. Dopo la “dichiarazione di voto” espressa dalla Coldiretti nei giorni scorsi – approvare in fretta la riforma della legge del 1958 ma a condizione di introdurre un sistema di certificazione della tracciabilità del riso italiano proposto dalla bonomiana – Confagricoltura si è irrigidita. Ci ha pensato il responsabile della federazione riso dell’organizzazione, Giuseppe Ferraris (foto piccola), ad accendere la miccia: “Siamo d’accordo sulla tracciabilità ma vogliamo ridiscutere il protocollo proposto da Coldiretti e Ente Risi, che così com’è non accettiamo”. Ferraris l’ha detto a margine delle proteste di Novara contro le importazioni cambogiane: “L’argomento della legge sul mercato interno del riso è oggetto di discussione vera all’interno dell’organizzazione” ha puntualizzato, spiegando che il 22 luglio ci sarà una riunione di federazione alla presenza del presidente di Confagricoltura Mario Guidi. Per il pomeriggio è già programmata una riunione del tavolo di filiera al Ministero e la volontà di rimettere tutto in discussione è forte in Confagricoltura, dopo i malumori scatenati dalla richiesta, emersa nelle scorse settimane, di poter miscelare tutte le varietà non comprese nella griglia dei risi tradizionali: “Diciamo un no secco alle miscele indiscriminate” ha scandito Ferraris di fronte a un centinaio di risicoltori, riferendosi alla bozza della legge su cui era stato siglato al Mipaaf un pre-accordo e che prevedeva le miscele, è stato spiegato, solo tra le varietà di Lungo B e le varietà di tondo. (14.07.14)
DE MINIMIS: IL NUOVO REGOLAMENTO
La Commissione europea pubblica il 13 dicembre 2024, il nuovo regolamento che alza la soglia “de minimis”, a 50.000euro/agricoltore/triennio.