Cosa sta succedendo in Confagricoltura? Chi vuole mettere le mani sul sindacato di Massimiliano Giansanti in Lombardia? Dopo le tensioni degli scorsi anni nell’Unione di Pavia, a Milano è esplosa la bomba Cattaneo. Nei giorni scorsi, il presidente dell’importante Unione di Milano, Lodi, Monza e Brianza Amedeo Cattaneo si è dimesso con una lettera che Risoitaliano è in grado di farvi leggere (SCARICA LA LETTERA DI CATTANEO), nella quale l’imprenditore afferma di essere stato oggetto di pressioni per commettere atti scorretti e adombra disegni di potere sulla testa degli associati alla confederazione agricola.
Il quadro che emerge dalla missiva che, conoscendo l’imprenditore lombardo, non rappresenta un mero sfogo, è preoccupante perché l’associazione ha una certa importanza nel mondo risicolo, ed è la ragione per cui ce ne occupiamo. I punti nevralgici sono due: quali azioni scorrette sarebbero in corso per danneggiare «anche economicamente» le aziende associate a Confagricoltura? Quali disegni di potere avrebbero costretto Amedeo a gettare la spugna? Chi contrastava il presidente dimissionario e perché? Considerato il livello dello scontro, il caso Milano investe direttamente il presidente Giansanti (nella foto) e soprattutto la Direzione generale, che è responsabile del corretto funzionamento della “macchina” organizzativa e dei servizi. Autore: Paolo Viana