Le Filippine stanno ancora una volta stabilendo livelli record in termini di acquisto di riso nel mercato mondiale: si prevede che il Paese asiatico sarà il secondo importatore mondiale quest’anno a 2,6 milioni di tonnellate (MMT). Dopo la crisi del riso del 2008, le Filippine ora devono importare dopo la rimozione delle restrizioni quantitative sul prodotto di base dei filippini. Ciò rende il paese il secondo importatore di riso per il 2019, accanto alla Cina con circa 4,5 milioni di tonnellate. Nell’ultimo rapporto del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti – Foreign Agricultural Service (USDA-FAS), l’importazione di quest’anno è aumentata del 37% rispetto a 1,9 milioni di tonnellate importate nel 2018.
La scorsa settimana è entrata in vigore la legge sulla liberalizzazione delle importazioni di riso, che ha sostituito le restrizioni quantitative con dazi e ha ripristinato il volume minimo di accesso ai livelli del 2012. Il riso è infatti è un alimento base nel paese e la legge è intesa, in parte, a stimolare le importazioni al fine di sedare i disordini interni causati dall’inflazione che ha portato agli aumenti dei prezzi. Secondo l’Usda, il risultato di questa nuova norma sarà un incremento delle importazioni di riso dai vicini paesi membri dell’ASEAN, con costo relativamente basso e l’accesso preferenziale alle Filippine. Data l’elevata tariffa doganale non preferenziale (NPF) e in assenza di un accordo di libero scambio, non è previsto che gli Stati Uniti o altri paesi possano essere abbastanza competitivi da raccogliere gran parte del volume delle importazioni filippine.
L’Usda ha già aumentato le previsioni sulle importazioni di riso di quest’anno dalla precedente proiezione di 2,3 milioni di tonnellate. Il Segretario all’agricoltura Emmanuel Piñol, da parte sua, ha affermato che l’enorme volume di importazioni è solo temporaneo e alla fine rallenterà. E aggiunge: «Ironicamente, ci aspettiamo anche un raccolto locale più alto quest’anno. Credo che quando il mercato si strozzerà, l’afflusso di riso importato rallenterà naturalmente». L’aumento delle importazioni farà anche ridurre le quotazioni del prodotto locale. Le importazioni supplementari del paese mirano anche a rafforzare le riserve temporanee in vista delle elezioni di medio termine programmate nel maggio 2019. Il consumo di riso a sua volta è aumentato a 13,75 milioni di tonnellate da 13,65 milioni di tonnellate, dato che l’aumento dei prezzi alimentari sta costringendo i filippini meno abbienti a consumare più riso e meno carne e verdura. La produzione di riso lavorato quest’anno è diminuita dell’1% fino a 12,15 milioni di tonnellate dai 12,23 milioni di tonnellate nel 2018. Secondo le previsioni del Dipartimento di Stato americano dell’agricoltura, quest’anno potrebbe esserci una leggera riduzione delle superfici coltivate a riso nel 2019 a 4,81 milioni di ettari, l’1% in meno rispetto ai 4,84 milioni di ettari dell’anno scorso. Autore: Manuela Indraccolo