Sono rimaste quasi immutate, ad eccezione della Romania, le quotazioni dei principali Paesi comunitari produttori di riso. Restano numerose le nazioni che non hanno diffuso i prezzi ufficiali del risone. Queste le quotazioni rese note dalla Commissione Europea alla data del 30 agosto scorso:SPAGNA: i risoni Japonica sono ancora fermi a 310,90 euro la tonnellata, invariati rispetto alle due settimane precedenti. Non cambiano neanche i prezzi dei risoni Indica, fissati a 305,32 euro la tonnellata ormai da tempo. Per quanto riguarda i risi lavorati, il quadro è invariato ormai da parecchi mesi: gli Japonica sono stabili a 584,72 euro la tonnellata, gli Indica a 545,49 euro la tonnellata.
PORTOGALLO: i risoni Indica non sono stati quotati né il 23 né il 30 agosto. I risi lavorati portoghesi non vengono quotati.
GRECIA: nessuna quotazione resa nota per i risoni nelle due settimane del 23 e del 30 agosto. I risi lavorati greci non vengono quotati.
ROMANIA: Nessun prezzo è stato fissato per quanto riguarda i risoni, mentre i risi lavorati hanno subito una variazione delle quotazioni: gli Japonica lavorati sono in aumento da 776,32 del 23 agosto a 844,85 euro la tonnellata del 30 agosto; gli indica, dopo un leggero calo, si sono ripresi e sono passati dai 652,93 euro la tonnellata del 23 agosto a 662,85 euro la tonnellata il 30 agosto.
BULGARIA: La Bulgaria tratta solo varietà Japonica: il prezzo, che è rimasto fermo per mesi a 294 euro la tonnellata per i risoni, è or stabile da qualche settimana a 268 euro; per i risi lavorati è sceso da 872 euro la tonnellata a 818 euro la tonnellata.
FRANCIA: La Francia quota solo i risi lavorati: i prezzi sono stabili a 580 euro la tonnellata per gli Japonica, e a 600 euro la tonnellata gli Indica.
