Il Pd alla fine ha capito che l’unico candidato in grado di sottrarre voti alla Lega nel mondo agricolo è lui. Non urla, non fa promesse che non può mantenere, non è neanche un amicone da sagra della salamella: ma conosce l’agricoltura, l’economia agraria e le istituzioni europee come le sue tasche. Ergo, Paolo De Castro sarà ricandidato alle Europee: «Accetto l’invito del Segretario del PD Nicola Zingaretti di candidarmi alle elezioni europee di fine maggio nella circoscrizione Nord-Est» scrive oggi, in una lettera alla stampa, il primo vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, al termine della riunione della Direzione del Partito democratico che ha formalizzato le liste per le prossime elezioni europee. Nelle scorse settimane, De Castro aveva annunciato il ritiro, facendo presagire una débacle del Pd nel mondo agricolo (leggi l’articolo). Ora il dietrofront. «È una decisione maturata dopo che tanti mi hanno chiesto di ritornare sulla mia risoluzione di non correre per le prossime europee – scrive l’eurodeputato PD – e dopo che i principali protagonisti del sistema agricolo e agroalimentare nazionale mi hanno chiesto di continuare a portare avanti, da Bruxelles, la difesa degli interessi del made in Italy agroalimentare, dei produttori e dei consumatori. Il calore e l’entusiasmo che mi avete riservato mi ha molto colpito sia sul piano personale che politico. Per questo – sottolinea De Castro – vi chiedo ora un impegno straordinario, che sarà determinante, almeno quanto il mio, in una campagna elettorale in cui ogni voto sarà fondamentale. Rimbocchiamoci le maniche n quanto sarà una competizione durissima, in cui c’è bisogno della compattezza di tutti i cittadini, dei militanti, del mondo dell’agroalimentare, e di tutti coloro che hanno a cuore un settore chiave dell’economia e della società italiana».
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