Da mesi, in risaia si parla del “pericolo birmano”, per via del fatto che le importazioni da Myanmar stanno crescendo in modo esponenziale e che questa concorrenza affama i risicoltori italiani. In realtà, i rapporti tra lo Stato asiatico e il nostro governo sono ottimi. Prova ne sia che il 17 ottobre il presidente della Repubblica di Birmania, il generale U Thein Sein, è stato ricevuto con tutti gli onori a Castello d’Agogna, al Centro ricerche dell’Ente Nazionale Risi (ente pubblico economico vigilato dal Ministero delle politiche agricole) dove, insieme a una delegazione di ricercatori e politici di quel Paese, ha potuto visitare i campi prova e ascoltare i responsabili del centro illustrare le nostre strategie in materia di lotta alle infestanti e selezione varietale. I rappresentanti italiani non hanno diffuso informazioni sulla visita, quindi non sappiamo in quale contesto sia avvenuto il colloquio né se abbia riguardato il tema delle importazioni, su cui si gioca tanta parte del futuro della filiera. Per questo motivo non facciamo alcun commento. Abbiamo la certezza che la visita sia avvenuta perché ce lo conferma il governo birmano. La data dell’incontro appare in una delle foto che riproduciamo e che sono state scattate dai fotografi del seguito presidenziale. Il presidente di Myanmar è in primo piano nella foto grande. L’intero reportage sulla visita ufficiale (dove il centro ricerche viene indicato erroneamente a “Milan”) è visionabile sul sito della presidenza di Myanmar: http://www.president-office.gov.mm/en/?q=media-room%2Fphotogallery%2Fid-4293 (08.12.14)
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost