In un periodo in cui il riso non richiede numerose lavorazioni, se non quelle di rifinitura come la monda manuale, una delle branche più attive nel settore agricolo è quella agrituristica. Anche nelle zone risicole questo tipo di attività si sta sviluppando sempre di più e fornisce una fonte di reddito alternativa da non sottovalutare grazie anche al sempre crescente interesse dei vacanzieri per questo tipo di mete turistiche.
Coldiretti, CIA e Confagricoltura si interessano da tempo a questo tipo di imprenditori fornendo, oltre ai tradizionali servizi sindacali, piattaforme web dedicate che permettono ai viaggiatori di trovare facilmente le strutture in ogni territorio italiano. Agriturist (Confagricoltura) il 6 agosto ha tracciato un primo bilancio di questo settore nella stagione estiva che si sta svolgendo: «Le famiglia preferiscono alloggiare in appartamenti attrezzati; il soggiorno medio è salito a 4/5 giorni.- spiega Cosimo Melacca, presidente dell’associazione- Gli italiani privilegiano sempre più l’ospitalità familiare, la buona cucina, i prodotti tipici, il benessere, il relax e le attività all’interno dell’azienda. Gli stranieri cercano gli agri campeggi (soprattutto olandesi e tedeschi) e le attività di scoperta ed escursione in bici, a cavallo e percorsi di trekking». Il comunicato ricorda come i mesi di maggio e giugno, molto piovosi, non abbiano aiutato la partenza della stagione, rendendo ancor più importanti i mesi estivi al fine di ottenere una buona performance annuale. Il fatturato 2017 per i soli alloggi è stato di 443 milioni di euro, con un incremento del 4,9% di pernottamenti rispetto all’anno precedente. Di seguito viene fornita una tabella (fonte: Agriturist) relativa ai mesi di gennaio e febbraio e molto incoraggiante dal punto di vista dei numeri.
Melacca commenta così: «Questo dimostra quanto il settore agrituristico debba essere valorizzato, nel ruolo di driver economico di crescita e difeso dai fenomeni di abusivismo e di operatori improvvisati su piattaforma internet».
Terranostra è l’associazione di Coldiretti, per la quale è stato di recente riconfermato ai vertici Andrea Finco nei territori risicoli di Vercelli e Biella. L’obbiettivo di questa associazione è “innovare nella tradizione” e viene perseguito grazie alla valorizzazione della figura dell’Agrichef, sempre più importante per la buona gestione dell’attività, e al portale web Campagna Amica, che fornisce una finestra privilegiata e a portata di smartphone sulle strutture convenzionate: come sono, cosa c’è intorno, cosa si mangia, quanto costano e quel che si può vedere, dividendo le aziende per provincia in un sistema di ricerca facile e adatto alla pianificazione puntuale della vacanza.
Turismo Verde, infine, è l’associazione dedicata da CIA alla promozione e valorizzazione degli agriturismi. Sulla pagina web si trova un servizio di founding simile a quello fornito da Coldiretti e l’interessante definizione di Agrichef: cuoco specializzato nella realizzazione di pietanze semplici ma, al tempo stesso, produttore agricolo che ha messo insieme i segreti della produzione, le tradizioni, la cultura contadina, la sensibilità per l’ambiente, la valorizzazione del territorio, il restauro di edifici rurali, il recupero di antiche ricette e il rapporto umano con il commensale.
Ma cosa ne pensano i risicoltori? Guido Carnevale è uno di loro, lavora nel novarese dove gestisce anche l’agriturismo Cascina Margherita di Casalino (NO): «Pratico questa attività dal 2004. Essa, a mio parere, valorizza il territorio e i fabbricati rurali, oltre a far conoscere i nostri prodotti nel modo più genuino e trasparente. il sostegno di Coldiretti è sempre stato completo ed efficace e, grazie a Campagna Amica, abbiamo ottenuto una visibilità fondamentale per noi. Insieme a loro abbiamo, negli anni, insegnato la coltura del cibo, oggi condivisa dall’opinione pubblica; l’importanza del km 0 e della stagionalità del prodotto per coglierne a pieno odori e sapori autentici. Due criticità che ho riscontrato in questo periodo sono: il disinteresse dell amministrazioni locali a valorizzare gli edifici storici, che potrebbero incrementare l’attenzione dei viaggiatori, e la difficoltà a trovare un agrichef che comprenda a pieno il nostro territorio e abbia le capacità necessarie nella produzione e nella trasformazione della materia prima, successivamente utilizzata in cucina».
Fulvio Pescarolo, proprietario dell’ agriturismo Cascina Molino Mirandolo di Robbio (PV), coniuga la competenza culinaria con la propensione all’insegnamento della risicoltura: la sua attività divulgativa è davvero completa e ciò rappresenta un fattore di attrazione per i clienti. Lui ci parla così della sua attività: «Ho iniziato nel 2000, la partenza è stata entusiasmante ma negli anni le difficoltà sono sempre state crescenti, in particolare nella produzione risicola, a causa del maggior numero di insetti dannosi, infestanti, e malattie che, in un regime culturale come quello scelto da noi (molto diversificato e legato ad una produzione biologica), risultano difficili da controllare. Anche il clima, sempre più imprevedibile, è stato fonte di perdite ingenti, tanto da minare il nostro pensiero e la nostra convinzione. Una nota positiva mi è stata fornita dall’attività di formazione che svolgo per gruppi di studio di ogni età, in essa riesco a trasmettere la mia essenza che è strettamente legata alla natura, inoltre, lavorando con gli studenti, riesco ad esprimere anche le mie preoccupazioni e fargliele capire. Ad esempio l’anno scorso ho avuto il piacere di ospitare una classe del Korea National College of Agriculture and Fisheries, composta da studenti della Corea del Sud, un’esperienza gratificante sotto innumerevoli punti di vista, che mi ha permesso di ampliare le mie conoscenze tecnologiche mostrandomi una macchina operativa guidata da drone che permetteva di effettuare la preparazione del terreno, la semina e la pacciamatura in un’unica passata». Sul fronte agrituristico, Pescarolo spiega che «il rapporto con CIA è sempre stato ottimale e proficuo, la sua pubblicità ha contribuito alla crescita dell’interesse per la nostra attività e sono certo di voler continuare con il loro appoggio». Autore: Ezio Bosso