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LA TEMPESTA INDIANA SUI MERCATI DEL RISO

da | 15 Ago 2023 | Internazionale

parboiled

A luglio e all’inizio di agosto, i prezzi mondiali del riso sono saliti a livelli che non si vedevano da 15 anni. La decisione dell’India di vietare le esportazioni di riso non-basmati ha scatenato un’ondata di panico e ha aumentato le incertezze sul commercio mondiale del riso nei mesi a venire. (Vuoi sapere qual è la novità?)

CAOS COME NEL 2008

Alcuni analisti parlano addirittura di un possibile caos paragonabile alla crisi del 2008, visto il ruolo di primo piano che l’India svolge oggi sul mercato mondiale. Il punto di svolta potrebbe essere una situazione in cui i prezzi mondiali sono così volatili che gli importatori cercano di attingere a forniture massicce per costituire le scorte, mentre gli esportatori possono limitare i contratti per paura di dover ottenere forniture sui mercati interni a prezzi superiori a quelli contrattuali concordati con i loro clienti. Questo è l’ambiente speculativo che abbiamo visto nel 2008. Lo scrive un rapporto è stato redatto da Patricio Méndez del Villar, ricercatore presso il Centre de Coopération Internationale en Recherche Agronomique pour le Développement (www.cirad.fr).

LO SPAURACCHIO METEO

A questo rischio di crisi grave si aggiunge il ritorno di El Niño nel 2023, che potrebbe ulteriormente destabilizzare e aggravare la situazione attuale. Ma il peggio non è mai certo. Tre fattori potrebbero sventare o mitigare questo scenario catastrofico. Le riserve mondiali di riso sono molto abbondanti, superiori del 150% rispetto al 2008 (escludendo le scorte cinesi), e le scorte nei Paesi esportatori sono il doppio (sebbene il commercio mondiale sia aumentato dell’80% dal 2008). Per quanto riguarda l’offerta, la Thailandia e il Vietnam, rispettivamente secondo e terzo esportatore mondiale, prevedono già un aumento delle esportazioni nel 2023, che potrebbe in parte compensare le restrizioni alle esportazioni indiane. Il Pakistan, dal canto suo, tornerà quest’anno ai normali livelli di produzione e si prevede che aumenterà anche la sua offerta di esportazioni.

MENO RESTRIZIONI SOLO SE SICUREZZA ALIMENTARE DIPENDE DA RISO INDIANO

Infine, l’India ha già annunciato che potrebbe allentare le sue misure restrittive a favore dei Paesi la cui sicurezza alimentare dipende in larga misura dal riso indiano. Si tratta di un’opzione che potrebbe essere ripetuta, sull’esempio dell’allentamento della politica di divieto di esportazione delle rotture di riso, decretato dall’India nel settembre 2022, che ha permesso di raggiungere esportazioni record nel 2022. In definitiva, la portata dell’attuale crisi dipenderà dalla posizione dei Paesi esportatori e importatori nelle prossime settimane. Una volta superate le prime reazioni preventive, potrebbero ricordare che le crisi sul mercato del riso raramente durano a lungo e che gli aggiustamenti dei prezzi (al ribasso) possono essere altrettanto brutali. Tuttavia, è probabile che i prezzi all’esportazione rimangano fermi nelle prossime settimane fino al graduale arrivo dei principali raccolti in Asia a partire dall’ultimo trimestre del 2023.

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