CLAUSOLA SALVAGUARDIA AUTOMATICA
Il settore produttivo spagnolo ed europeo chiede di includere il riso nell’articolo 29: si tratta di una misura che fornirebbe una copertura legale per l’attivazione della clausola di salvaguardia automatica nel caso in cui le importazioni da Paesi terzi superino una certa soglia. Il Parlamento europeo chiede che tale soglia sia del 10% e che si applichi anche ai Paesi beneficiari dei tre regimi del Sistema delle Preferenze Generalizzate, compresi quelli del regime preferenziale “Tutto tranne le armi”, di cui fanno parte, tra gli altri, Myanmar e Cambogia.
L’intero settore risicolo sostiene la posizione del Parlamento europeo e guarda con preoccupazione ai tentativi della Presidenza svedese di includere il riso nella procedura del “meccanismo di sorveglianza speciale” di cui all’articolo 32 della proposta. Ciò determinerebbe l’esistenza di una perturbazione del mercato senza una chiara definizione e prevede che qualsiasi misura a tutela del settore sia votata da tutti gli Stati membri a maggioranza qualificata e non automaticamente. Poiché i Paesi produttori di riso hanno una minoranza in questo Comitato, sarebbe molto difficile approvare misure di fronte alla crisi del mercato causata dall’aumento sproporzionato delle importazioni.
LE RICHIESTE DEI SINDACATI
I sindacati chiedono ai membri del Parlamento europeo che negoziano nel Trilogo e ai Paesi produttori di continuare a sostenere il settore, come sta facendo anche il Ministero del Commercio spagnolo, in questo negoziato sull’istituzione della clausola automatica.
Il settore del riso è molto importante nelle zone di produzione in termini economici, sociali e ambientali. Secondo uno studio della Commissione europea pubblicato nel 2021 sull’impatto degli accordi commerciali cumulativi sui diversi settori agricoli dell’Unione, il riso è il settore maggiormente colpito dalle importazioni. Inoltre, secondo un altro studio della Commissione sulle prospettive di mercato per il 2032, il riso subirebbe una perdita di capacità produttiva, un aumento dei costi di produzione e un incremento delle importazioni da Paesi terzi.
La Spagna, con una media di 620.000 tonnellate, è il secondo produttore dell’UE dopo l’Italia. Questo settore è cruciale per le regioni produttrici, dove il riso è l’unico prodotto coltivabile in molte di esse, e svolge un ruolo fondamentale nella produzione di riso.