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LA SFIDA DI MANTOVA

da | 17 Giu 2013 | Riso in cucina

I mantovani l’avevano giurato. Sei anni fa la veronese Isola della Scala – ne sono convinti – aveva ®scippato¯ lo scettro di produttore ufficiale del pi— mantovano dei risi, il vialone nano, vedendosi riconosciuto il bollino europeo dell’indicazione geografica protetta. Ora la Regione Lombardia ristabilisce l’equilibrio dando il primo ok alla richiesta avanzata dall’Amministrazione Provinciale per ottenere anche il riso mantovano il riconoscimento di Igp. Si tratta cioŠ dell’®indicazione d’origine protetta riso vialone nano mantovano¯. Il decreto del Pirellone Š arrivato nei giorni scorsi sulla scrivania del presidente della Provincia Maurizio Fontanili che da anni si batteva insieme all’assessorato e al settore Agricoltura dell’Ente per ottenere il dovuto riconoscimento. Un primo importantissimo passo per il prodotto locale e per i produttori, ma solo il primo di un cammino non semplicissimo, visto che ora il decreto dovr… passare al vaglio del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per finire, presumibilmente, a Bruxelles. Ma ecco alcune delle principali caratteristiche individuate nel disciplinare di produzione dal Decreto regionale che consentono di poter attribuire al riso l’agognata Igp vialone nano mantovano. Caratteristiche: colore bianco, forma tondeggiante, striscia assente, perla centrale estesa. Zona di produzione: I territori della pianura padana compresi i Comuni di Bigarello, Casaloldo, Castelbelforte, Castel dArio, Castellucchio, Ceresara, Gazoldo, Goito, Guidizzolo, Mantova, Marmirolo, Ostiglia, Piubega, Porto Mantovano, Rodigo, Roverbella, Roncoferraro, San Giorgio, Serravalle a Po, Sustinente, Villimpenta. Stessa area per la trasformazione e il confezionamento. Metodo di elaborazione: il vialone nano non verr… prodotto su risaia stabile, ma in rotazione con altre colture. Mentre c’Š libert… sulla scelta delle colture in rotazione, non Š ammessa la successione di riso per oltre 5 anni. La coltivazione del riso nell’area dei Comuni mantovani ammessi all’Igp Š stata introdotta niente meno che all’inizio del Sedicesimo secolo quando il territorio mantovano era ancora prevalentemente paludoso.

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